Editoriale e ad essi Sgorlon accenna sobriamente non solo quando cita i pazienti e tenaci ascoltatori delle discussioni sui bilanci, ma anche e soprattutto quando fa un solo nome per tutti: Ugo La Malfa. Se noi dovessimo dire cosa abbiamo cercato di essere, e cosa aspiriamo ad essere, diremmo, appunto, che abbiamo cercato e cerchiamo di fare, per la nostra parte, i cirenei. Non sappiamo se riuscire:rno a diventare, o a mantenerci, tali; ma i 226 fascicoli di « Nord e Sud» che possiamo contemplare allineati nello scaffale ci consentono di ripercorrere con la memoria il ca1nmino che fra molte difficoltà abbiamo percorso; e ripercorrendo a ritroso questo cammino ci possiamo rendere conto _cheanzitutto siamo stati in regola con la nostra vocazione anticonformista: non solo quando ci siamo caratterizzati per la nostra denuncia del conformismo di destra, ,ma anche, più recentemente, quando abbiamo severamente condannato il conformismo di sinistra. Il che è stato più difficile, di_ quanto non lo fosse denunciare il conformismo di destra: perché siamo di sinistra. Ed è stato anche più penoso, perché siamo stati costretti a separarci da giovani, in buona fede o in mala fede, nei quali avevamo riposto qualche fiducia e dai quali ci attendevamo più credito di quanto non siano stati disposti a concederci. Ma altri giovani hanno fatto credito alla nostra esperienza, e alla· nostra vocazione di cirenei; e questo ci ha ripagato. Anche grazie a questi ultimi, potremrno dire che « Nord e Sud» vanta una continuità anticonformista dai tempi della nostra campagna di denuncia contro il malgoverno di destra ai tempi delta sua critica culturale e 'politica alla cosiddetta contestazione: all'infantilismo, al conformismo, al settarismo, al populismo, al sociologismo, al corporativismo che hanno formato la miscela di un sinistrismo le cui conseguenze non potevano non consistere, in ultima analisi, nell'indebolirnento politico, e anche elettorale, della sinistra. Qui però cade opportuna la considerazione che emerge da recentissime vicende e che autorizza a sperare. nel meglio: la sinistra, indebolita dal sinistrismo, ha raccolto tuttavia le sue residue forze per affrontare un esame di coscienza; e non sembra oggi più corriva a lenocini nei confronti del sinistrismo. È quanto ci auguravamo quando, già all'indomani del maggio francese, e poi durante i mesi e gli anni successivi, abbiamo ammonito la sinistra italiana a non farsi rimorchiare dal sinistrismo e abbia1no manifestato le nostre preoccupazioni per la stabilità politica e per l'equilibrio democratico, compromessi, l'una e l'altro, dal conformismo di uomini e ambienti della sinistra nei confronti del sinistrismo. D'altra parte, scavalcato dai cinesi, scomunicato dai comunisti, sconfessato dai sindacati, contato dagli elettori, il sinistrismo è in declino; 6 ' BibliotecaGino Bianco·
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