Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Cronache meridionaliste cazione in Campania di iniziative nei settori della chimica, della gomma e della rneccanica) e nuovi insediamenti residenziali. Per quanto riguarda il progetto pilota, la scelta degli interventi dovrà essere preceduta dall'acquisizione di ulteriori elementi di studio per la definizione degli esatti confini dell'area metropolitana, quindi per l'individuazione delle aree di particolare interesse paesistico, ambientale e archeologico da vincolare; per l'individuazione di aree di primario interesse agricolo da valorizzare; per l'individuazione di aree aventi vocazioni' turistiche da esaltare ulteriormente; per la « determinazione della ' capacità , del comprensorio corrispondente ~ll'area metropolitana e delle ipotesi ottimali circa la distribuzione della popolazione su di essa»; per « l'organizzazione delle residenze attraverso un processo di riqualificazione delle strutture abitative esistenti ». C'è il problema di risanare quartieri (e preservare e restaurare quelli « storici ») e c'è il il problema di creare eventualmente nuove strutture residenziali. Altrettanto impegnativo il lavoro da compiere a favore delle strutture produttive. Campeggia su tutte la questione della « decolonizzazione » delle industrie inquinanti (siderurgia e petrolchimica). È evidente che la scelta delle nuove sedi di questa attività va fatta in coerenza con le indicazioni finora maturate e da ulteriortnente precisare circa il nuovo disegno da conferire alla geografia industriale della Campania. È sul tappeto l'ipotesi di un'area industriale nella zona del Volturno, da dotare di infrastrutture portuali capaci anche di alleggerire l'area portuale napoletana della funzione industriale, premessa di una più congrua valorizzazione della vocazione commerciale dello scalo partenopeo. Altri argomenti di studio ai fini di rapide predisposizioni di progetti operativi sono i collegamenti viari, ferroviari ed eventualmente idroviari a servizio dell'area; l'aeroporto, la"metropolitana regionale; nonché, ancora, le strutture universitarie. Già approvato, infine, l'impegnativo progetto di disinquinamento del Golfo di Napoli, proposto dalla Regione e affidato alla Cassa. Il « programma operativo» si -chiude con una ripartizione in fasi (quattro) del lavoro da compiere e l'indicazione dei tempi per superare ciascuna di esse. Le prime tre fasi, di studio, presuppongono tredici mesi di attività per giungere al « quadro d1insie111-edel nuovo assetto globale proposto per il territorio ». La quarta fase servirà per tradurre l'ipotes1iprograminatica in una serie di armonich_e decisioni, e per stabilire quali di queste. decisioni competano allo Stato, quali alla Regione, quali agli altri enti locali, nonché, ovviamente, « le misure e le incentivazioni più idonee per assicurare il concreto conseguimento degli obiettivi ». Una volta disponibil~ il quadro generale di riferimento ( terza fase) 73 BibliotecaGino Bianco

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