Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Cronache meridionaliste gli altri, a navi a loro volta adeguate per tonnellaggio a questo volume. D'altra parte, ha aggiunto il prof. Petrilli, la realizzazione dello stabilimento non può essere avviata se non vengono resi disponibili i terreni e se non vengono predisposte infrastrutture necessarie come quelle portuali. Infine, il prof. Petrilli ha precisato che « sono state già assegnate ad una società la progettazione e la esecuzione del porto » e che intanto si attende dal CIPE il parere di conformità con la definizione degli incentivi. Sennonché, l'on. Donat Cattin ha reso noto di aver accertato che il parere di conformità per il V centro siderurgico è ancora in fase di istruttoria perché le richieste di incentivi superano la quota massima prevista dalla legge. Se ne dovrebbe dedurre, salvo prova contraria, una conferma delle perplessità e delle preoccupazioni di coloro che, quando si è cominciato a parlare della piana di Gioia Tauro come sito del V centro siderurgico, avvertirono che i costi sarebbero stati maggiori, sensibilmente maggiori, di quanto non lo sarebbero stati se ci si fosse orientati verso la scelta di un altro sito, e magari di un'altra posizione. Sono stato anche io assalito da queste preoccupazioni quando si è detto che il V centro siderurgico si doveva fare nella piana di Gioia Tauro; e non certo perché, quando si dovesse scegliere fra ulivi e acciaio, sarei propenso a scegliere necessariamente gli ulivi. Non ebbi perplessità quando il problema della scelta fra ulivi e acciaio si pose per Taranto. In quel caso si doveva scegliere l'acciaio. Ma nel caso di Gioia Tauro - tenuto conto dell'alta sismicità della zona, dell'irrigazione che sarebbe in parte compromessa e del costo previsto per le infrastrutture necessarie, sia pure dopo l'aggiornamento del progetto e la decisione di avvalersi come materia prima dei « pre-ridotti », invece che del minerale ricavato da lontane miniere - le mie perplessità e le mie preoccupazioni non sono affatto diminuite: sono ancora quelle che manifestai in sede di relazione parlamentare sull'aumento del fondo di dotazione ~ell'IRI. Devo quindi ripetere oggi quanto dissi allora, nel 1971: se un V centro siderurgico è necessario, lo si deve costruire comunque nel Mezzogiorno, ma non dovunque nel Mezzogiorno. Lo si deve costruire nel Mezzogiorno perché, se lo si volesse costruire nel Nord, si dovrebbe ricorrere, comunque e dovunque, a manodopera immigrata dal Sud. Ma la scelta della localizzazione nel Mezzogiorno non dev'essere tale da comportare maggiori costi rispetto ad altre localizzazioni possibili nello stesso Mezzogiorno; anzi, dovrebbe essere tale da comportare minori costi, possibilmente anche dal punto di vista aziendale, rispetto a una localizzazione nel Nord. 63 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==