Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Francesco Compagna bono essere predisposte per i problemi del porto, delle industrie di base e delle industrie manifatturiere, dei centri di studio e di decisione. Perché l'identificazione dei punti di attacco per un'azione diretta a « salvare Napoli » presuppone la ricerca di una risposta persuasiva a queste tre domande: 1) come potenziare a Napoli la funzione di metropoli portuale? 2) Come esaltare nell'area metropolitana di Napoli la funzione industriale? 3) Come arricchire Napoli dei più alti valori metropolitani che senza dubbio sono quelli che derivano dal potenziamento e dall'esaltazione delle funzioni culturali, con riferimento soprattutto agli studi superiori e alla ricerca scientifica, di base e applicata? FRANCESCOCOMPAGNA I rischi e le incognite del V siderurgico di Francesco Compagna (da "La voce repubblicana,,) Si è riproposto in questi giorni il problema di realizzare a Gioia Tauro il V centro siderurgico. Di questo nuovo centro si parla dal 1968; e della scelta di Gioia Tauro per la sua localizzazione si discute dal 1970. Forti perplessità hanno accompagnato la scelta, imposta da discutibili pressioni politiche. Quanto ai tempi lunghi che sono trascorsi dal 1968, o dal 1970, ad oggi, e alla non ancora avviata realizzazione, malgrado l'urgenza politica e sociale del mantenimento di promesse elargite alla Calabria, e in particolare alla provincia di Reggio Calabria, valga a spiegare gli uni e a giustificare l'altra la dichiarazione del prof. · Petrilli che, in sede di conferenza-stampa annuale dell'IRI, a chi lo interpellava in proposito, ha risposto che il piano regolatore dell'area industriale di Gioia Tauro-Rosarno è stato approvato nel luglio del 1972; e che il progetto aggiornato per l'impianto è stato presentato dall'IRI al CIPE nel febbraio del 1973, tenendo conto di preoccupazioni cui in un primo tempo non era stata dedicq,ta la dovuta attenzione. E cioè: l'alta sismicità della zona, il rispetto dell'ambiente e la possibilità che, come materia prima, ci si avvalga dei cosiddetti materiali pre-ridotti, la cui importazione costa meno di quanto non costi quella del minerale di ferro e richiede infrastrutture portuali meno impegnative di quelle previste quando si pensava che l'approvvigionamento dell'impianto dovesse prevedere spazi di banchina e fondali adeguati, gli uni, al volume del minerale di ferro e, 62 BibliotecaGino Bianco

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