Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Carlo Donat Cattin - Pasquale Saraceno a cuore il Mezzogiorno d'Italia, il grande patrimonio di civiltà, di umanità e di lavoro del suo popolo, chiedo con umiltà, ma con f ermezza la più intensa collaborazione. CARLO DONAT CATTIN Mezzogiorno e inflazione di Pasquale Saraceno (da " Alinanacco della Fiera del Levante ,, 1973). Non vi è oggi divergenza di opinioni quando si constata che la lunga crisi attraversata negli anni scorsi dall'economia italiana ha diminuito quel tanto di convenienza ad investire nel Mezzogiorno che si riteneva si fosse delineato agli inizi degli anni '60, cioè dopo che il processo di espansione territoriale del nostro sistema industriale si era, nel decennio precedente, progressivamente e rapidamente esteso dalle regioni del triangolo alle altre regioni esterne al Mezzogiorno. E l'attenzione è stata richiamata più volte - da parte mia anche in occasione della Giornata del Mezzogiorno del settembre 1972 alla Fiera del Levante - sulla urgenza di un'azione che valesse sia ad aumentare gli investimenti produttivi, sia comunque ad evitare che tali investimenti si dirigessero per una quota preponderante ad aumentare la produttività dell'apparato esistente, e quindi prevalentemente al Centro Nord e non ad aumentare i posti di lavoro, un aumento da localizzarsi in misura rilevante nel Mezzogiorno, ove si concentra l'offerta addizionale di lavoro del Paese. E contemplando questa vicenda possiamo oggi dire che mai come negli anni scorsi è apparso evidente come l'eliminazione del divario tra Mezzogiorno e resto del Paese si persegue non solo_ e non tanto con le politiche destinate specificamente all'area quanto per effetto, da un lato, delle politiche congiunturali e non congiunturali destinate all'insieme della economia del Paese e, dall'altro, degli· atteggiamenti che le forze produttive - imprenditori e sindacati - via via assumono rispetto a quelle politiche. Appare però ancor prematuro, né si potrebbe formularlo in questa breve trattazione, un giudizio storico su quanto è avvenuto negli scorsi anni; interessa invece sollevare subito il problema della diversità di effetti che la ripresa iniziatasi nei mesi scorsi produce nelle due parti del Paese e quindi del tipo di politiche che possono finalmente dare inizio a una riduzione del divario. Sono ancora controversi i caratteri dell'attuale ripresa; certo è però che ad essa concorre in misura rilevante la svalutazione mane-. 48 Biblioteca Gino Bianco

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