Petrolio, petrolieri e benzina lesse intervenire per chiedere dove questi stessi petrolieri trovano i soldi per comperarsi i giornali (non le 90 lire del quotidiano, ma le decine di miliardi delle testa te), risponderebbero che quelli sono fatti di «famiglia» che non hanno nulla a che vedere con il petrolio. Eppure almeno su questi fatti di famiglia le tasse andrebbero pagate. Ma asteniamoci, per così dire, dal « pettegolezzo »: non vogliamo sapere che Monti « mantiene una flotta di quattro jet privati . costata sei miliardi e mezzo » né che Moratti abita una « fantastica casa » con « alcuni Picasso appoggiati a terra, ancora da attaccare alle pareti ». Asteniamoci: se i petrolieri non ce la fanno più passino la mano; o, meglio, lo Stato ritiri le concessioni, con tante scuse e ringraziamenti, ma, come ha di recente proposto Marcello Vittorini, senza indennizzi: non si tratta di nazionalizzazione, bensì della gestione da parte dello Stato di una attività che gli è riservata per legge. Resta il problema degli impianti che possono essere lasciati - quelli sì - in gestione: l'importante è che l'approvvigionamento del greggio venga fatta dallo Stato - attraverso l'ENI. In questo modo, come si afferma anche in una nota dell' ACI, « il paese acquisterebbe sul mercato internazionale una capacità contrattuale che oggi non possiede e che, comunque, è fortemente condizionata dalle compagnie internazionali » e, soprattutto, otterrebbe un sensibile risparmio rispetto al prezzo che le succursali italiane pagano alle case « madri » ( o matrigne?). Altri risparmi i sindacati ritengono possibili nel trasporto del greggio, nella raffinazione, nella distribuzione all'ingrosso in depositi comuni e nella distribuzione al minuto in~ un numero più ridotto di distributori. Sono risparmi reali, come prova l'analoga esperienza francese, tali da evitare ogni aumento del prezzo della benzina. Intanto, però, il problema dell' « esame » del prezzo del carburante è alle porte e una politica petrolifera non si può improvvisare in 15 giorni. Esistono però, se non si vuole toccare il prezzo della benzina, dei provvedimenti transitori che possono almeno far fronte a possibili tentativi di far artificiosamente scarseg..: giare la benzina come è avvenuto lo scorso luglio: il blocco temporaneo delle esportazioni. Le società petrolifere sono tenute,· per contratto, a provvedere in modo continuativo e adeguato al rifornimento dei distributori di carburante (lo hanno ricordato alla BP e alla Shell i pretori di Modena e di Vercelli in due re~enti ordinanze) è un 25 BibliotecaGino Bianco
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