Letteratura siede i caratteri del Gadda maggiore: la capacità di sollevarsi dalle ragioni empiriche, per cogliere gli aspetti conoscitivi profondi della realtà rappresentata, la violenza di una tensione destinata inconsapevolmente a risolversi nella rabbia e nell'urlo espressionista delle minoranze sconfitte 2 , l'ampiezza di un raggio d'interessi culturali che rifiuta i ristretti confini di un umanesimo dimidiato e ridotto dalla logica culturale del gruppo dominante. Il clima culturale della Firenze degli anni '20 consente allo scrittore, di fatto, di rendere leggibili le possibili relazioni fra una vocazione letteraria, ma turata al di fuori dei canoni consueti e dei codici tradizionali e la scelta aristocratica di una cultura diretta ai pochi che sanno. L'ingegner Gadda, alle discordanti tensioni del groviglio d'irrazionalità del reale, oppone l'inquietante teorema di una possibile unità del sapere, ritrovandosi, attraverso il rigore appassionato della ricerca, nell'area di un comune rifiuto alle compromissioni con una storia presente, che già prospetta alla coscienza civile i suoi esiti mistificanti, attraverso il progressivo sonno delle intelligenze. Certo il giovane Gadda, di quella Europa, in cui « per la prima volta dopo il '30 si sentivano tremare insieme le basi del cristianesimo e l'edificio borghese ... 3 non fu capace ài intendere pienamente le ragioni storiche, maturando le forme di un impegno ideologico, che ne potesse assolvere l'isolamento, tuttavia, di istinto, si ritrovò compagni i protagonisti di q~el pensiero europeo, i Proust e i Kafka, i Musil e gli Joyce, che avevano individuato la crisi profonda del destino dell'uomo. Nel Gadda di « Salaria » è già compiutamente disegnata la trama di quel rapporto ambiguo e risentito con la realtà, di quella irrisolta tensione nei confronti del proprio habitat sociale, destinata ad approdare, nella pagina, all'asprezza violenta della rabbia o a sublimarsi r.ella stanca rinuncia dell'ironia, dove il materiale linguistico opera da catalizzatore nei confronti delle diverse sollecitazioni, divenendo veicolo, nella scrittura, di quella stessa deformazione che opera all'interno di una realtà, recuperata a livello di analitico dettaglio naturalistico. La condizione psicologica di Gadda è quella del rifiuto subito e ad un tempo esercitato nei confronti del proprio modo di essere, del nucleo primario sociale a cui appartiene, l'odiosamata borghesia lombarda, dei suoi stessi affetti profondi. Il Gadda che si riconosce distorto, cerca le ragioni di questa sua àistorsione nel mondo che lo circonda, e ne riconosce con orrore la qualità fondamentale di legge generale del microcosmo sociale che gli è stato proposto. Della borghesia lombarda, dell'educazione familiare, della guerra, della sua iniziazione tecnica agli studi di ingegneria, ovvero del suo svogliato tentativo di inserimento nello status borghese 2 Vedi L. Mittner: « L'espressionismo letterario», in Bilancio dell'espressionismo, Vallecchi, Firenze, 1956, p. 11 e sgg. 3 Vedi G. Ferrata: « Ricordi di un longobardo in Toscana», «Chimera», anno I, n. 4/5/6, 1954, Firenze, Vallecchi. 245 BibliotecaGino Bianco
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