Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

CRONACHE E MEMORIE Scelba e Saragat al Governo di Ermanno Corsi Il Governo Scelba-Saragat (16esimo dalla caduta del fascismo, 506 giorni di attività) si pone al centro della « legislatura dell'immobi• lisn10 ». Scelba era riuscito a ricomporre 11 « quadripartito degasperiano » e per questo aveva l'appoggio ufliciale della DC, controllata dai centristi della prima generazione. Saragat, soddisfatto, parlava di primo «centrosinistra» e si riprometteva di realizzare grandi riforme per sottrarre la base socialista alla egemonia di un vertice troppo legato e subalterno al PCI. In realtà i 17 mesi del Governo (10 febbraio 1954 - 1 luglio 1955) furono caratterizzati da aspri contrasti tra i quattro partiti della coalizione e da un continuo sbandamento ora verso destra, ora verso sinistra. Più che alla realizzazione delle rifonne, ogni sforzo dovette essere rivolto al mantenimento di un equilibrio via via sempre più precario. Una serie di circostanze, tra le q~ali la più importante fu l'elezione del presidente della Repubblica, allungò artificialmente la vita del Ministero che, in altre condizioni, sarebbe stata certamente più breve. Sullo sfondo di questo precario equilibrio politico (ora è Saragat che rincorre e « provoca » la DC, specie quando la Segreteria passa a Fanfani; ora è Scelba che insegue i liberali, specie quando il timone di guida passa nelle mani di Malagodi) stanno le condizioni generali del Paese. È un quadro lacerante: 2 milioni di italiani non hanno lavoro, 700 mila sono sotto i 21 anni; sale il deficit dello Stato; l'aumento dei prezzi divora i salari; la burocrazia è inefficiente: più di 300 mila sono le domande di pensione di guerra inevase; nel Paese ci sono vaste zone di malcontento dove esplodono siste1naticamente agitazioni e scioperi. I piani di intervento dei ministri urtano contro le difficoltà di reperire la necessaria copertura finanziaria. L'economia è sempre più soggetta al capitale straniero. Tra il '45 ed il '53, l'America ha dato all'Italia, sotto forma di aiuti e prestiti, 3 miliardi e 212 milioni di dollari. Vigorelli (PSDI, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale) prepara un piano contro la disoccupazione (riorganizzazione dei can208 BibliotecaGino Bianco·

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