Documenti Al rilancio industriale fornisce un apporto decisivo l'uso dell'energia elettrica che, a partire dall'ultimo decennio del secolo, può essere trasportata anche a grandi distanze. I condizionamenti alla localizzazione industriale subiscono così una netta limitazione. Gli sviluppi industriali possono ormai realizzarsi in prossimità di una manodopera abbondante ed addestrata, nonché nei più importanti mercati di sbocco dell'industria: cioè nelle città e in ispecie in quelle del triangolo industriale del Nord 96 • Il fenomeno riguarda principalmente il triangolo industriale TorinoMilano-Genova. È per questa parte del Paese che il passaggio dal XIX al XX secolo segna il vero e proprio « decollo » industriale, cui corrisponde gradualmente una radicale trasformazione dell'intero assetto economicosociale dai ritmi ripetitivi della società tradizionale ottocentesca e quelli continuamente innovativi della tecnologia scientifico-industriale. Lo confermano i dati di evoluzione del reddito nazionale che segnalano sostanziale stazionarietà dell'aggregato fino agli anni precedenti il concludersi del secolo e una brusca ascesa nel decennio a cavallo del secolo <rl. Sono gli anni della totale e forse un po' ingenua fiducia nel . « progresso ». Un entusiasmo nuovo e un nuovo spirito di intrapresa percorre l'Europa e investe anohe l'Italia. Ma è soltanto una parte dell'Italia: quella che già conosce la civiltà industriale. Per tutto il resto del Paese, ed è la parte maggiore, le condizioni continuano a restare precarie 98 • La scarsa localizzazione industriale nel Veneto, in gran parte delle prattutto ad Udine, Pordenone e Gorizia la costruzione della rete ferroviaria sembra essere stata fattore decisivo di localizzazione industriale; n1entre a Trieste si sarebbe assommato alle favorevoli condizioni già determinate dal « porto franco» (G. Valussi, Le aree industriali del Friuli- Venezia Giulia, in « Atti del XIX Congresso Geografico Italiano», Vol. II, pp. 457 ss.). 96 L'influenza favorevole del trasporto di energia elettrica a distanza sullo sviluppo economico di Torino è documentato da: P. Gribaudi, Sui fattori geografici dello sviluppo industriale di Torino, in « Rassegna mensile municipale di Torino», n. 4, aprile 1933, p. 12. Gli effetti dello sviluppo ferroviario e della rete idroelettrica sul concentramento territoriale industriale intorno alle maggiori città industriali non fu, però, senza eccezioni. Ric'orda Pier Giorgio Landini che per l'Ossola quegli eventi furono anzi causa di rilancio dell'attività locale siderurgica sfruttando attraverso il Sempione, una migliore possibilità di rifornimento di materie prime, e riducendo i costi dell'energia con una centrale idroelettrica costruita negli ul-. timi anni del secolo (P. G. Landini, Attività indust,:iali antiche e recenti nell'Ossola, in « Atti XXI Congresso Geografico Italiano», Verbania 1971, p. 25). A sua volta l'espansione dell'industria elettrica tendeva ovviamente a concentrarsi all'intorno di quei territori urbani ove l'energia e le apparecchiature elettriche venivano particolarmente richieste (P. D'Angiolini, op. cit., pp. 55 ss.). 97 ISTAT, Indagine statistica sullo sviluppo del reddito nazionale dell'Italia dal 1861 al 1956, in « Annali di Statistica>> LXXXVI, serie VIII, vol. IX, Roma 1957. B. Barbieri, Aspetti dinamic{ e strutturali di un secolo di sviluppo economico dell'Italia, in Autori Vari, L'economia italiana dal 1861 al 1961, cit., p. 685. 98 G. Fortunato, Antologia dei suoi scritti, Bari 1948. 205 BibliotecaGino Bianco
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