Docu,nenti per quegli anni, è anche l'incremento delle costruzioni edilizie, specie nelle più grandi città, con l'appoggio di istituti e società creditizie, non sempre molto solide, peraltro 72 • Riprova di una generale espansione dell'economia italiana è il sorgere delle prime organizzazioni operaie, tipiche espressioni dell'emergere di una nuova componente industriale della popolazione attiva. Pur tenute in condizioni di minorità giuridica e politica, esse cominciano a far sentire il loro peso nella vita della comunità aggiungendo alle iniziali funzioni di mutuo· soccorso particolari nuovi compiti rivendicativi più simili a quelli dei moderni sindacati 73 • Anche da ciò può dedursi che il sistema industriale italiano ha già raggiunto in quegli anni una certa consistenza, confermandosi sostanzialmente le localizzazioni preferenziali già emerse e ricordate per i decenni precedenti 74 • Una esperienza di diretti incentivi pubblici alla nascita di industrie si propone con rilevanza a livello nazionale durante gli anni '80 nella fase di « politica delle spese » inaugurata con il governo della Sinistra. La localizzazione degli impianti industriali subisce così più apertamente una deviazione dai fattori naturali. Tipico è il caso della Terni. Sorge con essa, nel 1884, il primo nucleo dell'industria pesante italiana in un territorio che certo non si potrebbe dire naturalmente chiamato ad attività siffatte 75 • Nello stesso periodo, premi di costruzione ai cantieri e sussidi di navigazione agli armatori danno impulso all'industria cantieristica italiana 76 , soprattutto a Genova, Napoli e Livorno. Problema grave di molti settori della nascente industria italiana resta, tuttavia, la mancanza di materie prime. Particolarmente pesante la carenza di carbon fossile 77 , in una fase storica durante la quale la tecnologia indu72 Per la « febbre edilizia» nella Ron1a unitaria vedasi: L. Cafagna, L'industria nell'economia di Roma dopo l'unificazione italiana, in Introduzione a Rom.a contemporanea, Roma 1954, pp. 63 ss. 73 Una rassegna dei movimenti sindacali nella seconda metà del secolo in: V. Franchini, Prime lotte operaie nell'Italia unitaria, in Autori Vari, L'economia italiana dal 1851 al 1961, cit., pp. 509-559. Sulle persistenti condizioni di sfruttamento del lavoro minorile (documento .soprattutto per il Piemonte e la Lombardia): R. Morandi, Storia della grande industria in Italia, Bari 1931, pp. 159 ss. Un ampio e documentato panorama del lavoro industriale: S. Merli, op. cit. 74 R. Romeo, Risorgimento e capitalismo, Bari 1959, pp. 165 ss.; G. Luzzatto, Gli squilibri economici ecc., cit., pp. 69 ss. 75 Nota il Merlini che la localizzazione del grande complesso siderurgìco a Terni avvenne essenzialmente in funzione strategica e solo più tardi l'attività produttiva venne facilitata dallo sfruttamento di risorse idro-elettriche non lontane (G. Merlini, in C.N.R., op. cit., p. 280). Cfr. anche Albertini' R., Gli aspetti geografico-economici della zona· industriale ternana, in « Atti del XIX Congresso Geografico», cit., vol. II, pp. 5 ss. 76 F .. Milone, in C.N.R., op. cit., p. 14. 77 A. Sapori, L'industria e il problema del carbone nel primo cinquantennio di unità nazionale. In Autori Vari L'economia italiana dal 1851 al 1961, Milano, pp. 199 BibliotecaGino Bianco
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