Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Documenti ticolare, quella delle industrie 5 • Il secondo concerne l'importanza che, più in generale, i fattori politici hanno rispetto agli altri fattori nel determinare la localizzazione industriale 6 • Entrambi questi temi comportano l'applicazione di un metodo di studio storico-geografico che si affianca ed è complementare all'approccio teorico della localizzazione 7 • s La letteratura geografica italiana ha approfondito molti aspetti genetici e formali dei confini politici (G. Roletto - E. Massi, Lineamenti di geografia politica. I confini, Trieste 1931), ma ha dato spazio assai limitato allo studio delle funzioni economiche da essi svolto, come dimostra il cap. « I confini» di U. Toschi, in Appunti di geografia politica, Roma 1958, pure assai ampio e articolato). Non a caso il Migliorini ricorda che dei confini « da noi se ne sono occupati specialmente i militari» (E. Migliorinì, La terra e gli Stati, Napoli 1966, p. 154). Viceversa i problemi delle funzioni economiche dei confini non sono meno interessanti di quelli relativi alla loro genesi, posizione e forn1a. Basti pensare, ad esempio, al ruolo che i confini nazionali rivestono nella teoria del Losch come fattori di localizzazione, modificanti, mediante le tarjffe doganali l'area dei mercati ad essi contigui (A. Losch, The economics of location, New Haven 1954). Tra gli studiosi di questa problematica vi è una crescente consapevolezza che « sono le più significative simiglianze e differenziazioni tra comunità socio-politiche divise da confini, che si riflettono nelle funzioni esercitate da questi ultimi» (J. Minghi, Boundary studies in politica[ geography in Kasperon - J. Minghi, The structure of political geography, Chicago 1969, p. 140) e d'altronde che le funzioni dei confini « non sono statiche, ma invece mutano nel tempo » S. W. Boggs, Boundary functions and the principles of boundary making, in « Annals Association of American Goegraphers », XXII, marzo 1932, p. 48). Notevole interesse geografico offre lo studio degli effetti economici di modifiche dei confini (il cui primo esempio sistematico può forse essere ricondotto allo Hartshorne, Geographic and politica[ boundaries in Upper Slesia, ibid., XXIII, dicembre 1933, pp. 195-228), anche se concretamente riesce spesso difficile distinguerli da quelli di altri fattori concomitanti. Ciò soprattutto se tali effetti risultano distribuiti in un lungo arco di tempo, durante il quale possono essere mutate radicalmente sia le condizioni tecnologiche della produzione, sia quelle economiche o culturali della società. In particolare, i confini politici segnano ambiti territoriali in cui, vigendo regimi doganali diversi, si verificano condizioni di localizzazione industriale diverse e talora opposte (H. De Blij, Sistematic politica[ geography, New York 1967, p. 206). Ne consegue che lo spostamento o la soppressione di confini possono mutare radicalmente le condizioni di localizzazione industriale dei territori interessati. Un importante contributo alla riflessione su questi temi è venuto dalla teoria del commercio internazionale alJorché, in anni recenti, essi hanno valutato l'influenza di quest'ultimo sulla localizzazione e, conseguentemente, sia sui processi di concentrazione territoriale dello sviluppo, sia sui meccanismi del sottosviluppo sociale ed economico. Per una aggiornata bibliografia in proposito, vedasi A. Collidà (a cura di) Localizzazione delle attività economiche e pianificazione regionale, Roma 1967, pp. 56 ss. Cfr. anche: M. del Viscovo, La localizzazione · delle attività economiche, Padova 1961, pp. 249 ss.- 6 Una vasta bibliografia ha approfondito questo tema. Essa è ampiamente ricordata in G. Merlini, op. cit., p. 115 ss. e U. Toschi, Geografia economica, Torino 1967, pp. 264-268 e 290. 7 Il ricorso all'indagine storica per interpretare l'attuale organizzazione territoriale è una costante del pensiero geografico, almeno a partire dall'opera dello Herder, ripresa e ampliata del Ritter (E. Bonetti, I postulati della geografia sociale, in «Geopolitica», 11 giugno 1942). Per quanto attiene specificamente i problemi della localizzazione industriale, basterà ricordare l'importanza attribuita alla progressione dei fatti storici dal Blanchard e dal Renner. Per il primo ad ogni tipo di 181 BibliotecaGino Bianco

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