Annamaria Gentile · Programmazione e ricerche di mercato Dall'indagine sono emersi dati abbastanza interessanti riguardanti l'attività di programmazione messa in atto dalle imprese. Risulta infatti, che circa la metà delle aziende intervistate_ redige piani globali di sviluppo con una frequenza comunque più alta nelle imprese maggiori. L'attività di programmazione è accompagnata in quasi tutti i casi dalla redazione di bilanci previsivi che risultano essere generalmente di breve termine. Soltanto poco più della metà delle imprese che attuano dei programmi posseggono un ufficio apposito per la loro formulazione e la loro esistenza viene riscontrata soltanto presso imprese di dimensioni notevoli, mentre nelle imprese più piccole i budgets vengono redatti dall'imprenditore stesso, dalla direzione amministrativa o da altre direzioni. Questi dati si collegano direttamente al discorso precedente circa la struttura organizzativa e costituiscono un'ulteriore conferma delle conclusioni a cui si era pervenuti in quella sede. Infatti, anche se un discreto numero di imprese svolge comunque una attività di programmazione, questa spesso è di breve termine e non si presenta come una funzione autonoma, ma come un'attività ausiliaria che viene aggregata ad altre funzioni. Questo elemento risulta abbastanza negativo perché dimostra èhe non viene data alla programmazione il giusto peso che essa meriterebbe nell'ambito di un cr_iterio neocapitalistico di conduzione di un'impresa. Bisogna considerare, infatti, come la componente delle future innovazioni tecnologiche richieda perentodamente la formazione di un processo di programmazione aziendale ·che potrebbe contribuire in maniera decisiva allo sviluppo armonico dell'azienda, assicurando ad essa un inserimento effettivo in un contesto economico più ampio. Per attuare però una. seria politica -di programmazione aziendale sarebbe necessario che le attuali strutture organizzative di tipo orizzontale cedessero il posto a strutture più decentralizzate dove le attività decisionali, sganciate dall'ordinaria amministrazione, si potesserq dedicare regolarmente ad una concreta attività di previsione e di piano a più lungo termine. Tale nuova concezione organizzativa se accompagnata ad una rigorosa gestione budgettaria potrebbe aprire nuovi orizzonti per le imprese minori dando loro la possibilità di accedere più agevolmente a mercati più ampi. In questo contesto possiamo inserire anche il discorso delle d172 BibliotecaGino Bianco·
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