I La piccola e media industria Notiamo infatti che le imprese con oltre 200 addetti e con capitale investito di oltre un miliardo presentano la più alta percentuale nella innovazione dei prodotti. Ciò significa che tali imprese si muovono in un contesto di maggiore dinamicità e si dimostrano più sensibili alle esigenze del mercato offrendo prodotti sempre nuovi o comunque più perfezionati, mentre le imprese più piccole si adagiano in una situazione parassitaria adeguandosi spesso in ritardo alle mutate condizioni di mercato. Le innovazioni sono dovute in massima parte a forze di ricerca e progettazione aziendale, quelle dovute ad acquisto di brevetti e licenze sono relativamente esigue e si riscontrano esclusivamente nelle imprese di maggiori dimensioni. Quest'ultimo dato è particolarmente significativo perché denota la maggiore disponibilità di queste imprese ad entrare in contatto con altri partners mettendo in atto un processo di interscambio che non può essere giudicato che positivamente. Per quanto riguarda la realizzazione futura di prodotti nuovi è prevista in larga parte in quasi tutte le imprese, ciò deno_ta che comunque è avvertita a tutti i livelli l'esigenza di rinnovarsi, salvo poi a mettere in atto tali propositi. 2. Innovazioni tecnologiche. - Anche per le innovazioni intervenute nei processi produttivi negli ultimi anni possiamo riscontrare che. esse sono state realizzate in massima parte dalle imprese più grandi. Questo dato indica l'assoluta necessità di promuovere un'azione di assistenza tecnica per l'aggiornamento tecnologico e di promuovere altresì accordi interaziendali a favore delle imprese più piccole. Tutto questo si rivela vitale per la st~ssa esistenza di tali imprese nel mon1ento in cui si dimostra che la componente tecnologica acquisterà un peso sempre maggiore ed interesserà anche i settori più tradizionali. Il piccolo imprenditore è comunque impreparato ad inserirsi in un contesto istituzionale di tale portata, esso deve perciò imparare ad uscire dalla propria individualità per interagire e collaborare con gli altri operatori economici e con enti di altra natura. Ciò sottolinea nuovamente la esigen?'.a di una sua qualificazioné culturale, in quanto il problema delle innovazioni non può essere risolto solo all'interno dell'azienda. In questa visione più ampia di collaborazione, il ruolo delle imf prese minori assume un suo preciso significato poiché per il loro futuro non ci saranno· più soltanto le due prospettive estreme di concentrazione o isolamento ed esaurirr1ento. 171 BibliotecaGino Bianco
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