L'area metropolitana e la città di Napoli ratosi il mercato delle abitazioni di tipo medio e di lusso. Da Napoli fuggono sempre più numerosi i «cervelli», ma l'Università con i suoi sessantamila iscritti scoppia ». L'artificiosa contrapposizione delle zone interne alla vecchia capitale ha bloccato l'evolversi dei rapporti di servizio tra la metropoli e le città contermini. « Una Napoli che decida, che serva la regione~! che ne costituisca la forza motrice e intermediaria, che rilanci la vocazione di centro attivo del sapere, che interpreti la Campania e il Sud nelle iniziative civili di largo respiro; la capitale parassitaria che Compagna vede trasformata in metropoli di servizio; questa Napoli è la speranza politica della nostra gente e delle nostre zone. E non è retorico né demagogico affermare che è la speranza necessaria di tutto il Mezzogiorno. Per darle corpo, per edificarla, occorre che le forze politiche divengano punto costante di mediazione tra mondo della cultura e volontà popolare. Senza la presenza effettivaì operante, vigile del mondo della cultura rischieremo di ripiegare su vecchi egoismi di schemi parziali di interpretazione o su sterili polemiche su ciò che poteva essere e non è; senza il sostegno popolare, rischieremmo di edificare una cattedrale nel deserto o di delineare un suggestivo sogno illuministico » 24 • FEDERICO TORTORELLI iu Cfr. Mancino N., Dichiarazioni programmatiche,- ciel., Napoli 1972. 153 BibliotecaGino Bianco
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