Aldo Perasole funzione di trasmissione culturale e d'insegnamento, funzione residenziale, sanitaria, ricreativa, etc. 58 • La base economica dell'area è poi determinata da quelle « categorie di attività economiche che sono basilari all'economia dell'intera area o regione metropolitana, sono attività che assorbono una percentuale rilevante delle risorse in lavoratori e capitali non solo di quell'area o regione ma, in alcuni casi, anche della nazione e del sistema internazionale di cui quell'area, quella regione, sono parte integrante » 64 • Ma la differenziazione funzionale comporta, come si è visto, anche una differenziazione di aree, geograficamente delimitabili, di servizio o d'influenza relative alle funzioni facenti capo alla città-metropoli. E la gerarchia ovvero l'interazione strutturale che viene a determinarsi tra le varie aree così individuate è la manifestazione del potere di polarizzazione esercitato dalla città centrale o metropoli sull'intera area metropolitana ovvero, meglio, del potere esercitato dall'area nel suo complesso sul territorio circostante. Il Bogue, che parla di « domjnanza » della città centrale sul resto dell'area metropolitana, indica questo potere come « un tipo speciale di controllo su una comunità di unità interfunzionali » 55 • In poche parole il centro principale tende a controllare le aree attorno e tale controllo tende a diffondersi secondo il modello di gradienti di digradante intensità. S'introduce, quindi, a questo punto, per· spiegare il tipo di potere esercitato dall'area metropolitana sul territorio circostante, il cosiddetto modello dei gradienti. Achille Ardigò nel suo studio sulla diffusione urbana nel mondo, afferma a tal proposito che « sono aree metropolitane quelle per le quali è possibile verificare le condizioni previste dalla teoria seguente: i processi di conurbazione in atto attorno alle maggiori città portano alla formazione di aree metropolitane se e nella misura in cui le variabili che qualificano il carattere urbano della popolazione rivelano omogeneità e differenze, di frequenza e intensità, distribuite a partire dalla città centrale verso i territori attorno in guisa che il modello della diffusione per « gradienti » sia il più adatto a rappresentare tali fenomeni » 66 • Ma cosa s'intende per « gradiente »? « Gradiente è ogni variabile 53 Idem, p. 45. 54 Idem. 65 Citato in A. Ardigò, op. cit., p. 46. 66 A. Ardigò, op. cit., p. 112. 126 BibliotecaGino Biancò
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