Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Aldo Perasole f ! ; I ttitt( le funzioni residenziali, nonché alcun~ funzioni culturali di base (scuola dell'obbligo) e funzioni industriali, laddove, com'è noto, le città satelliti inglesi sono state appunto concepite con funzioni prevalentemente industriali, nell'intento di avvicinare i luoghi di residenza ai luoghi di lavoro, onde ridurre il volume e l'ampiezza dei movimenti pendolari delle forze di lavoro. Successivamente, specie dopo il suo approdo sul continente il termine di « conurbation » si è trovato però a designare forme d'insediamento urbano le più diverse, confondendosi anche, come accennato, con il concetto di area metropoli tana. Tra i significati più diffusi assunti dall'espressione si possono distinguere due categorie. Nella prima prevale un'interpretazione visuale o spaziale del termine, interpretazione che fu diffusa nella prima metà di questo secolo, ed è quella, su riportata, dovuta a Fawcett o che a questa si rifà, L'altra categoria di significati che è possibile raggruppare è quella che si orienta, invece, verso l'aspetto genetico del fenomeno. Secondo gli studiosi che si sono rivolti verso questo aspetto, la densità di urbanizzazione del territorio è certamente condizione necessaria, ma non è sufficiente perché si possa parlare di conurbazione. Occorre infatti ritrovare, risalendo all'origine della formazione della fascia urbanizzata, un certo sincronismo nell'espansione dei comuni originari, sincronismo che abbia portato ad un avvicinamento reciproco dei centri fino alla fusione. Altrimenti, nel caso cioè dell'assorbimento da parte di un centro principale dei comuni minori viciniori (la proche banlieue degli autori francesi), si deve parlare, più propriamente, di « agglomerazione » e non già di conurbazione. Ma non a tutte le conurbazioni corrisponde una vera e propria realtà metropolitana, Se è vero, infatti, che vi sono conurbazioni che coincidono con aree metropolitane o fanno parte di più vaste aree metropolitane, bisogna ben mettere in evidenza che il concetto di area metropolitana è alcunché di più esteso e complesso per cui per la sua individuazione non basta la presenza di grossi agglomerati di popolazione; occorre anche, e soprattutto, tener conto della struttura economica ed occupazionale, del tipo d'insedia1nento umano, delle caratteristiche socio-culturali o, last but not least, dei rapporti di interdipendenza tra le varie parti del territorio metropolitano 48 • Quanto detto, per ritornare al discorso principale. e chiudere così la parentesi, rende evidente le ragioni per cui una definizione di area metropolitana che sia eminentemente centrata sulla continuità spa- '8 Cfr. F. Compagna, op. cit., p. 131, vedere in seguito nel testo. 124 BibliotecaGino Biancò

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