Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Aldo Perasole l'area metropolitana è in formazione emerge storicamente dal confronto tra le rate d'incremento demografico della città centrale e quelle dei suburbi e delle altre aree urbane di un Paese. Il confronto, favorevolissimo in un primo tempo alla città centrale, si svolge poi a favore dei suburbi e delle altre città di grande e media dimensione demografica, sempre che non intervengano continue aggregazioni am1ninistrative che annullano ogni possibilità di confronto » 41 • Allo studio di questo fenomeno si rivolse per primo Adwa Ferrin Weber che nel 1899, nel saggio sullo « Sviluppo delle città nel XIX secolo », ricercò appunto le ragioni per le quali « le rate d'incremento demografico della popolazione di New York tra i censimenti dal 1800 al 1890, fossero inferiori alla media di quelle città che nel 1890 avevano superato i 25 mila abitanti » 42 • L'area metropolitana come tipo di regione geografica umana. - Gli studi sull'area metropolitana si sono svolti in passato principalmente in due direzioni. Da un lato si è intesa l'area come un tipo di regione geografica umana, dal1'altro si è cercato di definire il concetto della comunità metropolitana in termini funzionali. Storicamente il primo approccio degli studiosi nella loro analisi del fenomeno metropolitano, si rivolge allo studio dei caratteri fisicosomatici cosicché: almeno in questa prima fase, il modello di area metropolitana non si discosta da quello di un « continuum » urbanizzato con brevi frange e comunque da un C:oncetto monoperimetrale di area, connesso alla contiguità degli insediamenti e, soprattutto, al rapporto fra popolazioni contigue, agli scambi per le esigenze quotidiane e ai trasporti casa-lavoro, fra la città centrale, la periferia di questa e i suburbi 43 • L'unico indice preso in considerazione è quello relativo al movimento dei pendolari e l'area ne risulta così delineata. In tal modo il concetto di area metropolitana viene a coincidere, grosso modo, con quello di conurbazione, nella definizione che ne dava C. B. Fawcett nel 1932, elaborando il concetto introdotto nella letteratura scientifica da Patrick Geddes. Fawcett scriveva che « una conurbazione è un'area occupata da una serie continua di abitazioni, fabbriche e da altre costruzioni, porti e bacini (navali e fluviali), parchi n Cfr. idem, p. 15. u Idem, A. F. Weber poi, servendosi con molta abilità di un gran numero di dati statistici relativi a diversi paesi, dimostrò (si ricordi che siamo nel 1899) che il fenomeno dell'urbanizzazione rappresentava una delle caratteristiche più generali e significative del XIX secolo e che sarebbe continuato in forme via via più intense (cfr. P. Hall, op. cit., p. 17). 48 Cfr. Cafiero e Busca, op. cit., e Ardigò, op. cit. 122 BibliotecaGino Biancò

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