Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Le aree metropolitane generalmente, nella quasi totalità sulla collettività, i vantaggi sono a favore di pochi privilegiati 00 • _ Riprendendo le fila del discorso interrotto, si deve mettere in evidenza che allorquando le attività industriali, per una maggiore disponibilità ed economicità dei suoli e della manodopera, s'insediano nei comuni viciniori lasciando la città centrale (metropoli) e questa incomincia a presentarsi sempre più come centro di una sufficiente gamma di servizi, di funzioni cioè terziarie e quaternarie, comincia a manifestarsi e a farsi più netta e articolata quella specializzazione territoriale delle funzioni sociali ed economiche (specializzazione funzionale del territorio) che rappresenta certamente una delle caratteristiche più pregnanti delle aree metropolitane e che è sostanzialmente antitetica a quella che è stata per secoli la fisionomia materiale e spirituale dei centri urbani 87 • I piccoli e medi centri vicini alla grande città, pressati come sono contemporaneamente dall'urbannizzazione indotta dagli insediamenti industriali da un lato e dall'espansione della città, che nella « proche banlieue » 88 trova ancora la sua valvola di sfogo, dall'altro, incominciano a crescere. Questa crescita accellera la congestione e mette in moto a sua volta « forze deglomerative che favoriscono una disseminazione a grappolo, piuttosto che a nuclei compatti, dei nuovi insediamenti industriali » 89 • Presupposto di questa crescita è l'incremento del volume e della densità demografica entro i confini amministrativi del grande centro urbano che, insieme col progresso della motorizzazione, costituisce un'importante premessa e, contemporaneamente, una misura abbastanza indicativa del processo di formazione ed espansione delle aree metropolitane '0 • La particolarità della crescita demografica dei centri minori è che essa, con il tempo, diventa più rapida ed impetuosa ancora di quella della metropoli centrale. « Uno dei primi segni, infatti, che 00 I fattori indicati, la rendita urbana cioè e, specialmente, il fenomeno della concentrazione indotta dall'insediamento di uffici burocratici e per servizi via via più sofisticati, giustificano l'esistenza di quei casi abnormi di urbanizzazione senza industrializzazione di cui Roma rappresenta, almeno in Italia, l'esempio· più macroscopico. · 87 Cfr. A. Aquarone, op. cit., p. 10 e S. Cafiero, A. Busc~, op. cit., p. 13. l>" Proche banlieue, letteralmente vicini dintorni. Con questa espressione si intende, da par~e dei geografi francesi, quella fascia contigua alla grande città che si caratterizza soprattutto come area di primo decentramento industriale e di residenze di abitanti che si recano in città ogni giorno, di norma, per le loro occupazioni quotidiane. (Cfr.· Georges Chabot, La ville, Paris, 1958). 89 A. Rao, op. cit., p. 119. ,o Cfr. A. Ardigò, op. cit., p. 12. 121 Bibli_otecaGino Bianco

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