Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Andrea Cendali dalla « Aqua Chem » per conto dello stabilimento siderurgico dell'Italsider. L'impianto del tipo ad espansioni multiple per distillazione, era costituito da due linee produttive con capacità di 2.500 mc/giorno. Nel 1967, a seguito dell'aumento dei fabbisogni di acqua dolce, fu impostata una terza linea produttiva di capacità pari alle precedenti e si prevedono ulteriori ingrandimenti. Il costo medio dell'acqua così ottenuta è relativamente alto, sulle 150 lire/mc., ma facilmente ammortizzabile data l'alta disponibilità di vapore di recupero a bassa pressione e temperatura presente nello stabilimento come residuo di altri processi produttivi. Nel 1969 è stato avviato il secondo impianto nello stabilimento petrolchimico di Brindisi della Montecatini-Edison. Abbinato ad una centrale termoelettrica, l'impianto è costituito da due linee ad espansioni multiple per distillazione per una produzione di 10.000 mc/giorno. Sempre per distillazione vi sono altri impianti di minori dimensioni alla Shell di Taranto per una produzione di 2.200 mc/giorno; a Brindisi, Tor Valdaliga e Porto Vesme dell'ENEL per una produzione di 1.000 mc/ giorno ognuno i primi due e 700 mc/ giorno il terzo. Di ben diversa consistenza produttiva è invece l'impianto di recente ultimato che la Società Italiana Resine ha costruito a Porto Torres, in Sardegna, abbinandolo al proprio stabilimento petrolchimico. La S.I.R., in completa autonomia, ha intrapreso da vari anni ricerche teoriche e sperimentali sui diversi aspetti della tecnologia della dissalazione. In particolare ha curato l'impostazione di studi tendenti alla messa a punto di modelli matematici atti a simulare le condizioni di esercizio dei processi economicamente più interessanti per individuarne le condizioni ottimali di applicazione. A questo riguardo hanno dimostrato straordinaria importanza, al fine dell'ottenimento di minimi costi di produzione, le applicazioni delle tecniche più avanzate sia di progettazione che di conduzione ottimale degli impianti ottenute con l'ausilio di calcolatori elettronici. Di pari passo sono procedute le ricerche per il miglioramento della tecnica di dissalazione mediante l'adozione di nuovi materiali per la costruzione dell'impianto meno soggetti ad incrostazioni e corrosioni di quelli normalmente impiegati. Frutto di questi studi è stato l'impianto modello di Porto Torres, uno dei più moderni e importanti esistenti al mondo. Esso può raggiungere al massimo della produzione 25.000 mc/giorno e potrà soddisfare le esigenze industriali dello stabilimento petrolchimico, che per diverse volte e per lunghi periodi negli anni precedenti è stato 104 BibliotecaGino Bianco

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