Argomenti Anche l'agricoltura e l'utenza idropotabile possono diventarne destinatarie. Allo stato attuale della tecnologia, con costi dell'acqua dissalata non inferiori a 100 lire/mc., certamente non si può pensare di usare acqua dissalata in agricoltura altro che in casi eccezionali. Ad esempio, nell'isola inglese di Guernsay, nella Manica, gli agricoltori trovano conveniente usare per le loro colture di serra, almeno in certi periodi dell'anno, acqua distillata a 150 lire/mc. Ancora: i programmi sovietici di intensificazione agricola prevedono settemila impianti di piccole dimensioni per abbeverare gli animali nelle fattorie. In ogni caso l'uso dell'acqua distillata in agricoltura, anche ai costi odierni, presenta degli innegabili vantaggi: trattandosi di acqua completamente priva di sali è possibile servirsene per colture più sen4 sibili alla salinità; in secondo luogo può servire per lavare i terreni, quando irrazionali irrigazioni fatte con acque troppo salate li abbiano impregnati di eccessive quantità di sali rendendoli inadatti a diverse colture; in terzo luogo l'acqua distillata può essere diluita con _notevoli quantità di acqua salmastra, dove queste abbondano come in Puglia, ciò che consente in complesso di disporre di una quantità maggiore di quella distillata. Riguardo all'utenza idropotabile, le zone di interesse turistico e le piccole comunità in zone aride potrebbero certamente trarre un grande vantaggio dalla dissalazione. Un albergo di medie dimensioni può consumare, nei mesi estivi, 20-30 mc/giorno di acqua e un distillatore di 10-20 milioni di lire può assicurare ai clienti acqua dolce abbondante e senza limiti. Tale distillatore può essere alimentato dal vapore prodotto da una normale caldaia e rappresenta un ·impianto ausiliario non più grande di una lavatrice. L'acqua verrebbe a costare sulle 500 lire/mc, ma anche con questi costi non verrebbe ad incidere che per 200 lire/giorno nel conto dell'albergo per un cliente: una cifra irrisoria se si pensa all'importanza del serv1z10. Per cui l'adozione della dissalazione per queste forme di utenza sarebbe veramente auspicabile ovunque possibile e rappresenterebbe un ulteriore successo, il trionfo dell'uomo sulla tecnica, -dell'uomo che non si fa intrappolare dai suoi risulté_lti tecnologici generando ovunque desolazione e inquinamento, ma anzi se ne serve egregiamente per scopi civili e sociali. Prospettive per il futùro. - II primo impianto industriale per la produzione di acqua dissalata risale al 1964 e fu costruito a Taranto 103 BibliotecaGino Bianco
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