Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Andrea Cendali Basta fare il rapporto con la realizzazione avvenuta nel 1930 ad opera della Tennesee Valley Authority per la regolazione del fiume Tennesee. Quest'opera sembrò allora una follia dato l'enorme impiego di capitali necessari e le immense capacità d'invaso da realizzare per trasportare tutta la massa d'acqua nelle zone aride a sud del fiume; però quest'opera portò alla creazione della città a tomi ca di Oak Ridge e alla realizzazione della bomba atomica. Il R.0.V.I. - Dopo questa sintetica panoramica sull'impiego della energia nucleare nella dissalazione e lo studio degli impianti a doppio scopo con le loro possibilità di realizzazione, torniamo al nostro R.O.V.I. Abbiamo già dimostrato l'innegabile convenienza degli impianti a doppio scopo, a condizione però di dimensioni veramente notevoli della produzione richiesta, sia di acqua dolce (nell'ordine di non meno di 400.000 mc. al giorno) sia di energia elettrica (non meno di 400-500 M.W.). Il R.O.V.I. rappresenta invece la soluzione studiata per risolvere opportunamente, con energia nucleare, i problemi di alimentazione di impianti di dissalazione nell'ordine di 65-110.000 mc/giorno, senza il vincolo di produrre contemporaneamente adeguati e corrispondenti quantitativi di energia elettrica. Esso prevede una potenza di 200 M.W. termici con produzione di vapore a 10 atm., che fatto espandere in una turbina a contropressione, realizza 10-15 M.W. elettrici necessari per l'alimentazione dei servizi ausiliari dell'impianto di dissalazione che- può quindi acquisire una propria autosufficienza. Il vapore di scarico della turbina fornisce il calore necessario per dissalare fino a 110.000 mc/giorno di acqua dolce. Ulteriore fattore da mettere in evidenza è che il reattore è circondato da un contenitore che impedisce il diffondersi di irradiazioni nucleari, il che ne consente l'ubicazione nei pressi dei centri abitati, con conseguente .facile ed economica utenza. Gli impieghi del R.O.V.I. possono essere i più vari e il nostro Mezzogiorno presenta diverse situazioni adattabili. Molte aree se pur carenti di acqua naturale a basso costo ne hanno una certa disponibilità in alcuni più o meno limitati periodi dell'anno. L'idea più immediata è di concentrare la produzione del dissala- ~ore in periodi annui di esercizio che sposino le disponibilità delle.' risorse naturali: in questo modo se pure l'impianto preso a sé produce a costi più elevati dato che si riduce il fattore di utilizzazione medio, considerando invece, come si deve, l'insieme impianto più risorse naturali esistenti si viene ad avere un costo medio annuo minore pur assicurando la continuità dell'erogazione. Questa idea base può essere sviluppata prendendo di volta in volta 100 BibliotecaGino Bianco

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