Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Argonienti esterno si tradurrebbe, in questi casi, in una n1agg1ore produzione di acqua dolce. Come si vede dagli impianti a doppio scopo si passa a quelli a triplo scopo. Si tratta sempre, però, di progetti di notevole complessità tecnica ed economica, in ogni caso da non sottovalutare. Semplici esen.1pi, basati su dati abbastanza vicini alla realtà, hanno portato a stimare il costo dell'acqua prodotta negli impianti a doppio scopo sulle 90 lire/mc. Un progetto che vede appunto la realizzazione di un simile impianto è quello richiesto dal Metropolitan Water District of Southern California. La California, uno stato sotto certi aspetti geograficamente simile all'Italia, ha sempre avuto una insufficiente disponibilità di acque, soprattutto nella zona meridionale, più arida. La realizzazione del progetto per ora procrastinata, dato l'elevato potenziale di investimenti necessario, avrebbe dato vita al cosiddetto « Nuplex », zona di sviluppo agro industriale avente come propulsore energetico ed economico il reattore nucleare. Infatti l'energia elettrica, primo derivato del reattore, viene impiegata per la produzione industriale di fertilizzanti fosfatici ed azotati, con i prodotti chimici ottenuti dallo scarico della salamoia e indispensabili per le nuove terre messe a coltura e irrigate con l'acqua prodotta dal dissalatore. Contemporaneamente questi prodotti chimici industriali possono essere oggetto di esportazione, aggiungendo altro impulso alla economia della regione. Qualcosa di simile fu proposto anche per il nostro Mezzogiorno. Risale infatti al 1968 la relazione del Prof. Caglio ti, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, al Convegno sui problemi tecnologici del Mezzogiorno. Si prospettava la possibilità di un progetto per un dissalatore di tre milioni e 800.000 mc/giorno sufficienti a fornire 100 litri/giorno a 8.000.000 di abitanti e ad irrigare 60.000 ettari. Si prevedeva un impianto a doppio scopo ad energia nucleare con una produzione collaterale di ammoniaca, sali e fosfati. Progetto questo la cui realizzazione avrebbe significato una spinta detern1inante per la definitiva risoluzione dell'approvvigionamento idrico nel Mezzogiorno. Chiaramente questi schemi di sviluppo proposti, al momento in; cui siamo quando la maggior parte del nostro approvvigionamentoidrico ed elettrico si basa su metodi convenzionali, sembreranno fanta ... tecnologia e fantaeconomi~ dato l'elevatissimo potenziale tecnologico e di investimenti richiesto. Ma non è detto che un giorno non ci si possa ritornare su. 99 BibliotecaGino Bianco

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