Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Rione Siberia: la casa promessa l'ascensore (noi ci confondemmo nella delegazione) ma l'ultimo ascensore era così pieno che rimase giù una persona, appunto il socialista; non fu perciò una discriminazione politica. Ci ricordava, quella delegazione e poi la « scena » nella sala del vice-sindaco, la pagina della Macciocchi in Lettere all'interno del PCI (pag. 130); il vice-sindaco socialista prometteva tutto sotto l'incalzare della documentazione fotografica, eloquentissima, deHe argomentazioni degli abitanti mentre dal basso salivano gli :slogan sempre più alti degli abitanti rimasti ad aspettare davanti il portone municipale. E, cosa non degna di un vice-sindaco, l'avv. Carpino mostrava insofferenza fino a dire a Sodano: « Anto', un'altra volta non pensare che si può fM"e un'assemblea così. .. » Ma, che cosa è questa Siberia? - Il rione Siberia è situato a monte di corso Malta, immediatamente sotto la Doganella; è un insediamento relativamente antico poiché soltanto fra il 1870 e il 1875, ai n1argini di una campagna già allora umida e poco abitabile, sorgono le prime case. Dalle ricerche compiute all'Ufficio del Catasto di Napoli e dagli Archivi dell'Intendenza di Finanza di Napoli è possibile ricostruire la storia urbanistica del rione; la zona è a sud di un'antica strada (la Doganella) di comunicazione provinciale tra la periferia cittadina (piazza Carilo III e Foria, quest'ultima detta così proprio perché indicava già una fascia di città, secoli fa ancora « fuori » le mura urbane) e la campagna (oggi Secondigliano, san Pietro a Patierno, Casoria, etc.). Sorge nelle immediate vicinanze di tre cimiteri: contro ogni norma di legge ancora oggi, come ai primi del secolo, il « Siberia » è legato senza soluzione di continuità a un cimitero, le cui porte sono attaccate a una catapecchia del rione dalla parte di sotto, dove sono sepolti a migliaia i morti di una epidemia che flagellò Napoli - una delle tante, che si ve-, rificavano pressocché a scadenze ventennali per secoli fini a un centinaio di anni fa - circa due secoli or sono; invece l'altro « accesso » al rione, cioè dalla Doganella o via don Bosco, è a poche decine di metri dal complesso del cimitero del Pianto; infine, in linea d'aria, il « corpo centrale» del cimitero di Poggioreale à a circa cento metri dal rione. La « Siberia » è sorta, inoltre, fra insediamenti di fabbriche e depositi, con i decenni progressivamente abbandonate per chiusura dei laboratori non più competitivi sia per il valore del prodotto che per il prezzo sul mercato, sia per i macchinari non più tecnologicamente idonei a garantire la resistenza a una concorrenza industriale sempre più monopolistica. Lentamente perciò I~ « Siberia» è andata degradandosi a « ramo secco», sia come insediamento urbanistico, sia sotto il profilo di peri97 BibliotecaGino Bianco

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