Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Rione Siberia: la casa promessa avevano avallato l'esistenza con una complicità non silenziosa ma addirittura attiva); né le più recenti Amministrazioni di centro-sinistra avevano dimenticato, con il Piano Regolatore, i quartieri come la Siberia. Con il centro-sinstra lo sviluppo urbanistico è stato programmato, e del « Siberia » si era prevista la ristrutturazione: grave decisione, che avrebbe regalato alla rendita speculativa, ai medesimi proprietari, un suolo rivalutato su cui ricostruire una proprietà che aveva già reso fin troppo (le baracche) malsana e non curata qual era da sempre, ma che - con la cacciata dei baraccati - avrebbe permesso l'edificazione di enormi scatoloni di cemento con migliaia di appartamenti. Il filone d'oro della rapina parassitaria e della più tracotante speculazione non sarebbe stato non solo arrestato ma addirittura allargato e di molto, facendo estendere le voraci « mani sulla cit,tà » anche al vecchio exmucchio di baracche della Siberia, finalmente sostituito da « belle » signorili (o civili, se più piace) abitazioni, dopo aver cancellato quella che al Consiglio Comunale il MSI ha osato chiamare la « vergogna » di Napoli, ma che più esattamente si deve definire la «vergogna» degli speculatori e di quanti ne hanno appoggiato l'esistenza, MSI in testa. Lunedì 26 giugno '72, appunto un anno prima, gli abitanti del rione Siberia si recarono in corteo - con striscioni, foto-giganti, cartelloni - dalle loro « abitazioni » fin dentro il Municipio, attraversando tutta Napoli e distribuendo lungo il percorso volantini e scandendo slogan nei quali agitavano i motivi della loro mobilitazione. Fu una grande giornata per la « Siberia», una· giorna,ta di impegno democratico e popolare che scosse il rione e la città; non gl'intellettuali, il pensatoio della programmazione territoriale, ma un vibrante corteo popolare indicava la situazione della Siberia e come rimediarvi, cioè, come scrivemmo allora sul « Mattino», con l'eliminazione dell'inabitabile rione e della rendita speculativa attraverso un irntervento della « Giunta con delibera apposita ». Gli abitanti « hanno sollecitato il vicesindaco a valersi della legge che prevede stanzirunenti per l'eliminazione di case malsane e di assegnare per i baraccati del Siberia una casa nei lotti A e B di Secondigliano... Il vice-sindaco ha assicurato che ... tarà propria la proposta degli abitanti - circa la casa a tutte le famiglie - del cadente e abbandonato rione». (« Il Mattino», 30 giugno '72 - pag. 8), Così scrivemmo allora, dopo aver seguito quel corteo vivace e combattivo, spontaneo e deciso che batteva in un assolato pomeriggio la città. Nel corteo c'era già il Comitato di Quartiere, vi prese parte anche un esponente della sezione del PSI nel cui ambito territoriale è la Siberia, il gruppo (M 46) di gìovani cattolici che al quartiere facevano doposcuola ai bambini, un gruppo di studenti simpatizzanti del « Manifesto » 95 BibliotecaGino Bianco

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