Ernesto Mazzetti liane. Sarà -la prima a carattere residenziale (offrendo alloggio, oltre che istruzione, ai suoi allievi) e anche la prima, almeno nel Mezzogiorno, ad ospitare corsi di tecnologia, economia, ecologia, scienza dell'amministrazione, impostati con criteri di grande modernità e grande apertura culturale. L'ambizione è di realizzare una struttura modellata su quella del Massachusetts Institute of Tecnology. In tal modo, questa università, che sorge alle porte di Cosenza e che (ultimati tutti gli edifici) potrà ospitare 12n1ila gjovani, sarà in grado non solo di frenare l'emorragia di « cervelli» dalla regione, ma anche d'imprimere nuovo dinamismo alla vita intellettuale calabrese e favorire la formazione di una classe dirigente più viva e preparata. « Se anche qui non interverranno criteri clentelari - ha scritto l'inviato di un grande quotidiano - questa università sarà un grosso centro-motore dello sviluppo calabrese ». L' « industria del sapere » - è la tesi ampiamente documentata dei meridionalisti dell'ultima generazione - può apportare grandi benefici economici così co1ne l'industria manifatturiera. Le attrezzature ospedaliere. - Un discorso analogo a quello sull'istruzione pubblica va fatto per l'assistenza ospedaliera. Se si giudica in rapporto alle condizioni davvero critiche dell'immediato dopoguerra, si deve ammettere che sono stati compiuti sensibili progressi; ma se si raffrontano le disponibilità attuali al fabbisogno, ci si rende conto che restano gravi insufficienze. Oggi la Calabria dispone di circa venti ospedali, di cui solo 12 con oltre cento posti ·letto. Ogni mille abitanti si contano meno di due posti letto. Vaste zone sono del tutto prive di servizi ospedalieri. Alcune, piuttosto che gravitare verso enti ospedalieri calabresi (distanti 70-80 chilometri) si rivolgono alle regioni vicine. C'è, quindi, non solo il problema di aumentare la àotazione di posti letto negli ospedali, ma anche quello di dìstribuire più adeguatan1ente, in relazione alla distribuzione geografica della popolazione, le strutture per l'assistenza ospedaliera di base. E questa esigenza è condivisa in misura pressoché pari da tutte e tre le province. Le case e i consumi. - Soprattutto alla fine degli anni 60, l'edilizia in Calabria ha lavorato a pieno regilne. A mettere in moto il settore sono state le opere pubbliche (specie stradali), poi s'è aggiunto il turisn10. Queste attività hanno rappresentato altrettante iniezioni tonificanti per le striminzite economie locali; al leggero innalzamento del tenore di vita ha subito corrisposto un incren1ento della domanda di case. Senza contare che ogni emigrato che torna cerca anzitutto di mettere su quattro mura che gli appartengano. 90 BioliotecaGino Bianco
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