Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Ernesto Mazzetti però divenire molto più intenso se i progetti del.« pacchetto» approvato dal Cipe saranno tutti realizzati senza ritardi e se, in aggiunta ad essi, avranno vita altre iniziative capaci di integrarsi strettamente con le attività locali preesistenti (specie con l'agricoltura) e tali da promuovere a una dimensione industriale talune delle attività che oggi l'imprenditoria calabrese esercita in forma artigianale. L'artigianato. - « Proprio la carenza di attività industriali organizzate - si legge nella monografia economica sulla Calabria curata dall'Unioncamere - ha fatto sì che ancor oggi l'artigianato predomini nel quadro industriale della regione più che in ogni altra regione d'Italia». Produzioni di vestiario, mobili, attrezzi, concia e lavorazioni di pelli, molìni, forni ecc., attività che in altre regioni hanno assunto dimensioni industriali, qui continuano a svolgersi con modalità artigianali. Per conseguenza, l'artigianato vero e proprio, quello che si basa su insegnamenti ed esperienze del passato, finisce sommerso nel panorama di questa imprenditorialità minuta. Tuttavia, in Calabria, almeno due filoni di artigianato tradizionale hanno ancora un apprezzabile peso economico; la tessitura e la ceramica. I merletti di Tiriolo, i tovagliati di Cortale, le coperte di Nicastro e Serra San Bruno, i damaschi di Catanzaro, i tappeti di San Giovanni in Fiore, gli arazzi di Longobucco, le sete e i « pezzotti » di Reggio, sono tutti prodotti di gran pregio, realizzati ancora sugli antichi modelli e con le tecniche tradizionali. Vibo, Seminara, ·Gerace, Cosenza vantano invece produzioni di ceramiche d'uso domestico e d'ornamento. Conservare questa tradizione artigianale, evitare che s'involgarisse o andasse dispersa in conseguenza dell'emigrazione o della scomparsa dei vecchi « maestri », ha richiesto e richiede non pochi sforzi. Sono state aperte scuole di tessitura artistica a Catanzaro, San Giovanni in Fiore, Reggio; una scuola per ceramisti opera a Vibo. I risultati vengono considerati buoni. L'artigianato tradizionale può rivelarsi economicamente promettente anche in conseguenza dello sviluppo turistico, dei migliori collegamenti tra la Calabria e il resto del paese, purché sappia preservare la sua genuinità, i suoi spontanei contenuti artistici. · Settore terziario. - « Mancando in Calabria un vero e proprio apparato industriale e infrastrutturale - è scritto nella monografia dell'Unioncamere sull'economia calabrese - o, comunque~ essendo questo estremamente gracile, le attività terziarie, di regola funzione del grado di efficienza industriale, non possono che essere di natura precaria ». E ancora: « / ritmi di incremento registrati nel settore terziario nel 84 BibliotecaGino Bianco

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