Prospettive della Calabria altri due terzi sono impiegati dall'edilizia e dai cantieri che eseguono opere pubbliche (e quindi esposti all'andamento assai variabile di queste attività). Riguardo al comparto manifatturiero, le imprese a carattere essenzialmente artigiano, con pochissimi addetti per unità produttiva, sono in netta prevalenza. Quanto alle industrie che possono definirsi davvero tali, per caratteristiche produttive e numero cli addetti, bastano poche righe per elencarle: lo stabilimento della Pertusola a Crotone (zinco elettrolitico: 600 operai), la fabbrica di concimi della Montedis'on, pure a Crotone (800 operai), gli impianti meccanici Nuovo Pignone (carpenteria) di Vibo Valentia Marina e Omeca (materiale ferroviario) di Reggio; lo zuccherificio di Strangoli, i cementifici di Vibo e Catanzaro, le industrie tessili di Praia e di Tortora. Alcune aziende hanno cessato l'attività da poco (un maglificio a Cetraro, uno zuccherificio a Sant'Eufemia); qualche altra ha iniziato la produzione (una fabbrica di succhi di frutta a Locri, un'azienda tessile a Castrovillari). Allo stato, comunque, l'attività manifatturiera calabrese è pressoché irrilevante nel panorama industriale italiano e ancora di dimensioni troppo esigue per riuscire a trasformare il volto economico della regione. È tutta « importata », - creata cioè per iniziativa di imprenditori di altre regioni, attirati principalmente dalle agevolazioni operanti nel Mezzogiorno -, con scarse o nulle integrazioni con le produzioni locali. Gli investimenti nel settore manifatturiero realizzati nel periodo 1961-68 ammontano a circa 63,5 miliardi. Vi sono, però, program1ni impegnativi, studiati dal Cipe all'inizio degli anni 70. Anzitutto c'è il progetto del Quinto Centro Siderurgico della Finsider, che dovrebbe sorgere nella piana di Gioia Tauro: si parla di un investimento di mille miliardi e di circa 7500 posti di lavoro, più altri derivanti da attività collaterali « indotte ». Un impianto di enorme importanza per la Calabria, priva oggi d'industrie di base. Per realizzarlo si dovranno però risolvere problemi complessi: costruzione di un porto, approvvigionamento idrico, salvaguardia dei valori paesistici. Altri progetti riguardano la chimica: il gruppo Sir ha avviato la costruzione di tre stabilimenti a Sant'Eufemia Lamezia (230 miliardi di investimento, circa 2500 addetti); la Liquigas dovrebbe costruire due impianti sullo J onio; iniziative nel settore meccanico e tessile sono· previste a Reggio, Castrovillari e Crotone;· una centrale termoelettrica dell'Enel, a lungo bloccata dalle polemiche ecologiche, è in costruzione alle porte di ~osamo. Le previsioni a breve ·termine indicano un incremento medio annuo degli addetti intorno al 4 per cento. È un dato ancora insoddisfacente, considerato il bassissimo livello industriale della Calabria e la rilevante disoccupazione. Il ritmo d'accrescimento potrà 83 BibliotecaGino Bianco
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