Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Ernesto Atl.az.zetti scana, è la maggior riserva forestale dell'Appennino. Scarso invece l'apporto della zootecnia. Un « progetto speciale» della Cassa per il Mezzogiorno dovrebbe favori·rne l'incremento. Promettenti le colture floricole: il gelsomino e la lavanda nel Reggino, garofani e gladioli lungo il litorale jonico; alla foce del Noce, presso Praia, sorge una delle maggiori aziende italiane per la produzione di piante ornamentali. In conclusione, ai problemi comuni a tutta l'agricoltura meridionale (difficoltà di commercializzazione dei prodotti, debolezza delle strutture cooperative, scarsa integrazione con l'industria di trasformazione), l'agricoltura calabrese aggiunge quelli derivanti dalle condizioni poco felici di molta parte dei terreni, da un regime fondiario troppo marcato dalla polverizzazione della proprietà (onde non è ancora diffusa l'imprenditorialità agricola di tipo moderno), la persistenza di coltivazioni di tipo estensivo a bassa produttività che potrebbero venir convertite ad altre produzioni. Ma proprio per le attuali carenze della sua agricoltura, la Calabria è suscettibile, forse più di altre regioni, di registrare consistenti progressi nel settore, se potrà contare su nuove iniziative, tecniche più evolute, maggiori capitali, più cospicuo impiego di macchine e fertilizzanti. La pesca. - Malgrado la grande estensione costiera (oltre 700 chilometri di sviluppo) la pesca dà un apporto minimo all'economia regionale. Il prodotto lordo oscilla ,sui cinque miliardi annui. La flotta peschereccia è minuscola: 40 pescherecci oìtre le cento tonnellate di stazza (solo 18 provvisti di cella frigorifera), un migliaio di motobarche e circa duemila velieri e barche, con Reggio, Bagnara, Vibo Valentia, Crotone quali principali porti d'annamento. Prevale la pesca del tonno. La « mattanza », che conserva il carattere arcaico della caccia - praticata com'è da fiocinatori coadiuvati dalla « vedetta » che segnala i branchi inerpicata sul.l'altissimo albero di un'esile imbarcazione -, è uno spettacolo di rara suggestione e vigoria. Ma si è ben lontani dalla redditività della moderna pesca meccanizzata. L'industria. - Anche se non mancano prospettive e programmi, la situazione dell'industria in Calabria è più ricca di ombre che di luci. Negli ultimi anni, a differenza di quasi tutte le altre regioni italiane, il numero degli occupati nell'industria è diminuito sia in assoluto (scendendo sotto la soglia delle duecentomila unità faticosamente varcata negli anni 60), sia in percentuale, rispetto alle forze del lavoro assorbite da altri settori. Ciò dipende dalla debolezza dell'apparato manifatturiero che occupa solo un terzo degli addetti all'industria, mentre gli 82 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==