SAGGI Il radicalismo italiano fra Mazzini e Cattaneo di Michele Ributti Nella sua Storia del Liberalismo europeo, Guido De Ruggiero definiva il radicalismo « un fenomeno complesso e torbido che contiene in sé i germi del liberalismo, della democrazia e del socialismo » 1 • Questo giudizio, che il De Ruggiero aveva formulato con riferimento al radicalismo inglese, quale era stato teorizzato del Bentham, può essere il punto di partenza anche di un discorso sul radicalismo italiano : fenomeno esso pure estremamente complesso e sovente contraddittorio ed al cui studio ha portato un notevole contributo l'ultima opera di Alessandro Galante Garrone. Ne I Radicali in Italia (1849-1925), Galante Garrone si è assunto il gravoso compito di tracciare un quadro, il più possibile ainpio e completo dell'azione politica dei radicali italiani, tentando di rintracciarne le origini e la matrice ideologica fin dal periodo pre-unitario. La sua ricerca, spesso arricchita dall'apporto di fonti inedite, viene così a completare ed integrare quel profilo di storia del radicalismo italiano, già presentato agli studiosi dodici anni or sono, da un penetrante, se pur breve, saggio di Giovanni Spadolini (/ Radicali dell'Ottocento, Firenze 1960). La parte certamente più interessante del libro di Galante Garrone, non foss'altro perché più delle altre si pres·ta alla discussione, è quella dedicata all' « incubazione » del radicalismo che l'autore, al pari di Spadolini, individua nella crisi del 111azzinianesimo: dal fallito moto insurrezionale del 6 febbraio al tragico epilogo della spedizione di Sapri, dal progressivo allontanarsi della possibilità di una soluzione repubblicana del Risorgin1ento alla sempre crescente insofferenza dei seguaci del Mazzini nei confronti della sua intransigenza, soprattutto all'indomani dell'impresa garibaldina, ad Unità conseguita. E, in effetti, che una crisi profonda abbia lacerato il campo democratico fin dal decennio precedente il 1860 e che i contrasti tra Mazzini e non pochi repubblicani a lui fedeli siaho venuti sempre più acutizzandosi è dato incontestabile; tuttavia lascia perplessi _Laconclusione che Galante Garrone trae da que1 G. De Ruggiero: Storia del liberalismo europeo. Milano 1971, pag. 103. 59 Biblioteca Gino Bianco
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