Multipolarismo monetario di Maurizio Mistri È diventato ormai un luogo comune affermare che il disancoraggio della lira dalle altre monete comunitarie costituisce un momento drammaticamente importante nella storia monetaria europea in quanto rappresenterebbe la rottura di quel processo, che sembrava ben avviato, di integrazione monetaria dell'intera area europea. In realtà questo disancoraggio è emblematico vuoi della crisi del sistema monetario internazionale, vuoi della crisi, per noi ben più grave, del sistema monetario europeo alla quale si è voluto rispondere con la creazione di un Fondo europeo di cooperazione monetaria o Fondo 1nonetario europeo (FME). Nel contesto dei rapporti economici internazionali si possono quindi individuare due precise linee di tendenza: la prima è costituita dalla frantumazione del vecchio ordine monetario uscito da Bretton Woods; la seconda è la volontà di creare un nuovo ordine che si basi su equilibri di tipo regionale. Le due linee sono logicamente interdipendenti nella misura in cui alla vecchia solidarietà atlantica, scarsamente operativa, perché asimmetricamente risolventesi neìla egemonia del dollaro, si è sostituita una solidarietà più ristretta, ma operativamente più efficace, all'interno di aree che vanno cercando una propria identità economica per fondare su di essa un nuovo tipo di omogenietà. Così dalle rovine del vecchio ordine monetario si va enucleando un nuovo assetto, di tipo multipolare questa volta, con diverse monete aventi la funzione di valute di riserva. Nello stesso tempo l'ordine monetario internazionale di tipo multipolare registra due fenomeni di carattere dinamico: il primo è costituito dall'emergere di forze repulsive esistenti fra i paesi euro-comunitari e quelli dell'area del dollaro; il secondo è costituito dall'emergere di una forza centripeta tesa all'aggregazione delle monete euro-comunitarie attorno ad un comune asse, che vuole essere l'asse delle palità fisse e della coordinazione delle politiche economiche nazionali. Il primo fenomeno dinamico sconta la progressiva perdita di credibilità del dollaro come moneta di riserva e nello stesso tempo affenna una volontà-necessità dei paesi europei di interrompere le linee di inflazione importata dagH USA attraverso 1 canali finanziari dell'eurodollaro. 46 BibliotecaGino Bianco
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