Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Argomenti orale e degli angoli delle labbra; la carenza di acido ascorbico provoca nel bambino emorragie gengivali ed ossee; la carenza proteica deforma intimamente la struttura biochimica dell'organismo molto prima di ·manifestarsi palesemente; il rachitismo deforma inizialmente la cassa toracica del lattante e può condurre a morte per broncopolmonite! Ma chi le sa queste cose? E quali uomini politici italiani conoscono i casi clinici che affollano gli ambulatori di talune regioni italiane, quando non si trascinano, per 1nesi ed anni, in attesa delle più drastiche manifestazioni, nelle baracche malsane delle periferie e delle frazioni? Sorge persino il dubbio che se si ponessero tutti in fila, fra le due carreggiate delle moderne autostrade che attraversano la nostra penisola, questi casi non riuscirebbero a salvare le tonnellate di pesche o di pere dalla distruzione volontaria, come non riuscirebbero a far firmare il decreto per una maggiore giustizia nutritiva in Italia. Ma recentemente abbiamo avuto l'occasione di fare una constatazione ancora più grave: alcune regioni italiane, per pianificare la legge sugli Asili-Nido, fanno ricorso ai suggerimenti pubblicati dall'Opera Nazionale per la protezione della Maternità e dell'Infanzia cui è ancora devoluto il compito statutario. Senza volerci soffermare sui criteri molto discutibili suggeriti in quelle pubblicazioni e sui moduli proposti come « Asili tipo » (non è neppure prevista una saletta per l'eventuale allattamento materno di un ba1nbino ), addirittura scandalosa risulta la pubblicazione di una tabella dietetica proposta, - ed evidentemente rispettata negli Asili Nido ancora gestiti dall'O.N.M.I. - per la preparazione del vitto dei piccoli ospiti 1 • In essa, per l'età compresa fra uno e quattro mesi di vita, viene consigliata una dieta a base di latte vaccino (gram1ni 80, 110, 130, 180, a seconda del mese di vita) diluito con acqua e con aggiunta di zucchero o miele, integrata da succo di agrumi e vitamine A e D, da somministrare per tre volte, ogni quattro ore. Una dieta, questa, che veniva suggerita dai testi di pediatria subito dopo la seconda guerra mondiale nei confronti della quale Glanzmann, nel 1947, esprimeva molte nserve, e che oggi risulta documentatamente irrazionale 2 • 1 Falcitelli, Fiaccavento, Gatti, Mazzei, Pisani, Rizzoli: Indicazioni per uno stan- . dard dell'asilo nido, su « Maternità ed Infanzia», n. 6, giugno 1971. 2 a) Numero dei pasti. L'alimentazione ogni quattro ore è del tutto insufficiente perché prevede cinque razioni giornaliere, invece delle sei ed anche sette consigliate nei primissimi mesi. Le elevate esigenze nutritive del lattante e la limitata capacità del contenuto gastrico non consentono la riduzione del numero dei pasti. b) Uso del ·1atte vaccino. Deve innanzi tutto essere messo in evidenza che non viene precisato il trattamento cui è stato sottoposto il latte consigliato (pasteurizzazione, stassanizzazione, bollitura, ecc.) ciascuno dei quali provoca, nel latte stesso, una diversa modifica di ~omposizione sempre molto profonda. Né può considerarsi 43 BibliotecaGino Bianco

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