Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Le giustificazioni di Carli mentava la caduta. Essa lo fa nel modo peggiore che era possibile concepire, premiando da un lato l'immobilità delle imprese, che nulla devono fare per usufruire dei suoi vantaggi se non aumentare i p·rezzi, penalizzando dall'altro i redditi meno elevati, che si trovano a dover fronteggiare un cospicuo aumento del costo della vita a pochi mesi di distanza dal rinnovo dei contratti sindacali. Non meraviglia, allora, se il Governatore, nelle sue considerazioni, abbia trovato tanti argomenti per giustificare la svalutazione della lira, ma non abbia mai fatto un breve accenno al collegamento che pure esiste tra svalutazione e profitti aziendali. Ottenuta la svalutazione, ricostituiti i profitti aziendali, quali sono ora i programmi del Governatore? È quanto egli dice nella parte rimanente delle sue considerazioni. Tralasciando le osservazioni dedicate alla riforma del sistema monetario internazionale e ai rapporti con la Comunità economica europea, continuiamo a rivolgere la nostra attenzione ai problemi interni di politica economica. Tre sono gli elementi di cui occorre occuparsi nel prossimo futuro: i sintomi di ripresa economica, il considerevole aumento del livello dei prezzi, la bilancia dei pagamenti. Risulta ormai abbastanza chiaro che « il sistema economico si è scosso dall'intorpidimento nel quale sembrò adagiarsi nel recente passato». Secondo le informazioni delle Filiali della Banca d'Italia, nella prima parte del 1973 le imprese hanno mostrato di voler riprendere i programmi di investimento che erano stati can1pletamente fermati nel corso del 1972. Dalle stesse fonti si apprende della tendenza a indirizzarsi verso impianti di media dimensione, « collegati a centri di decisione unitari per quanto riguarda la programmazione dell'investimento, il suo finanziamento, l'acquisizione degli ordini ». Risulta anche abbastanza evidente che i nuovi investimenti non contribuiranno a creare in misura rilevante nuova occupazione. Il Governatore si preoccupa particolarmente, tuttavia, del ritmo intenso con cui i prezzi stanno aumentando nel nostro paese per il pericolo che esso rappresenta nei confronti della ripresa interna. E qui occorre intendersi. I prezzi aumentano per diversi motivi: situazione internazionale, necessità di riguadagnare gli aumenti di costo che in pas: sato non si era riusciti a trasferire sui prèzzi a causa della depressione in cui versava l'attività produttiva, elementi psicologici e speculativi connessi ai timori dell'inflazione, svalutazione della lira. Il loro aumento avvantaggia le imprese e favorisc_e la ripresa produttiva solo se non eccede determinati limiti .al di là dei quali la competitività sui mercati internazionali viene a cadere, Non meravigli, dunque, se il Governa37 BibliotecaGino Bianco

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