Francesco Campanella particolare riguardo alle zone suscettibili di valorizzazione agricola e pastorale; ~ sviluppando una più razionale utilizzazione turistica dei litorali, bloccando le tendenze attuali di saturazione edilizia sulla prima linea, consentendo una più agevole espansione delle iniziative verso l'interno collinare e attivando una utilizzazione in profondità della fascia costiera; - incren1entando le potenzialità tudstiche del primo entroterra collinare e del secondo entroterra montano (in particolare del Gran Sasso), stabilendo una rete di percorsi turistici di relazione tra il monte e il mare. Una politica territoriale del tipo sopra descritto rischia però di restare sterile esercitazione accademica se non trova adeguato riscontro sul piano delle possibilità operative. In effetti, all'incirca nella medesima epoca in cui veniva redatto lo « stralcio turistico », la Cassa per il Mezzogiorno stava predisponendo il primo studio di massima in attuazione della legge di rilancio per i finanziamenti incentivanti e, per il Comprensorio turistico riguardante la provincia di Teramo, ne aveva dato l'incarico agli economisti Pitigliano e Vittorini. Le polemiche suscitate dalla presentazione di questo studio furono notevoli e, bisogna aggiungere, abbastanza giustificate (basti dire che per la localizzazione degli interventi prioritari, la costa adriatica abruzzese vi era compresa solo da Pineto in giù): ma sarebbero restate tali se l'E.P.T. e l'Amministrazione Provinciale, che nel frattempo aveva dato agli stessi Insolera, Salzano, Manieri Elia e Mariotti l'incarico di redigere un piano urbanistico e di sviluppo economico per l'intera provincia, non avessero avuto a disposizione un documentato e più valido strumento critico da contrapporre in alternativa. A quel punto la Cassa - evento piuttosto raro - si rese conto dell'errore e fece proprie quelle fondate proposte; anzi, constatando la compiutezza e la razionalità dello studio, diede in proprio, ai medesimi urbanisti, integrati da consulenti esterni per materie specifiche, il compito di predisporre i nuovi piani, sia per il Comprensorio n. 17, del litorale abruzzese-marchigiano e del Gran Sasso, sia per altri comprensori di altre regioni. Altro risultato pratico conseguito -- sia pure in misura non completa come auspicato - fu l'arretramento dell'Autostrada Adriatica, che, così come era stata concepita, a ridosso della linea litoranea, avrebbe rappresentato la fine delle spiagge teramane. Ciò, sia pur nella limitatezza dei risultati, dimostra che, ove la volontà politica venga sorretta da un ragionevole uso di non improvvisati strumenti di indagine e di pianificazione territoriale, anche le difficoltà frapposte da una carente e contraddittoria situazione legislativa possono essere superate: ma i' pregiudizievoli effetti di un dissennato e frenetico sfruttamento del territorio sono tanti e tali da far realmente disperare non solo sull'avvenire delle attività turistiche, ma su quello della stessa civile sopravvivenza. FRANCESCO CAMPANELLA 28 BibliotecaGino Bianco
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