Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Francesco Ruotalo donna è caduta sugli sgretolati scalini che sono all'estremità del none, etc. Allo sciopero dei fitti i proprietari hanno risposto con l'ingiunzione degl sfratti; tutte le cause fin qui avutesi, nelle quali gli abitanti si sono avvalsi della difesa - gratuita, come gratuita era stata la perizia degl'ingegneri e la consulenza per l'esposto alla Magistratura - degli avvocati Rufolo e Ponzio (tutti e due del Partito di Unità Proletaria) sono state tutte vinte dagli abitanti, in aprile e maggio; il giudice ha sempre dato ragione ai baraccati riconoscendo la validità delle loro ragioni, cioè l'incuria dei proprietari nel mantenere la proprietà, le inabitabilità delle abitazioni stesse per le quali non è lecito pretendere un fitto e tutte le illegalità per le quali la parola finale spetta al verdetto del giudice competente a valutare l'esposto. Ma la casa promessa (a maggio, prima, quindi per giugno; ora si dice entro dicembre) non è ancora una realtà; il quartiere è a una svolta, le perizie della Magistratura, le cause quasi quotidiane, gli incontri con la Cornmissione Assegnazione Alloggi, rendono necessario - secondo il Comitato di Quartiere - che vi sia un membro del Comitato che funga da funzionario politico, a tempo pieno. Da due mesi questo con1pito è stato assunto da un abitante, quello appunto eletto Presidente dal Comitato, che si è dato un nuovo Statuto e un assetto, anche come componenti; l'ultima Assemblea al quartiere, di cui abbiamo parlato all'inizio, ha approvato questa linea (funzionario retribuito dal quartiere, nuovo Statuto del Comitato, etc.). Con -questo Comitato gli abitanti della Siberia si apprestano (noi speriamo al più presto possibile, cioè entro un mese) a passare in una vera casa a Secondigliano. Non saremmo fedeli nel raccontare la vicenda del rione Siberia se tacessimo di alcuni aspetti di questa iniziativa e su alcuni nodi problen1atici - che qui accenniamo brevemente - che restano aperti per una discussione politica .che, partendo dal « caso Siberia », possa suscitare contributi critici sui vari aspetti della vicenda. 1) Il « caso » Siberia non è affatto un episodio isolato in una realtà urbanistica senza problemi; che cosa l'A1nministrazione Comunale si propone nell'affrontare l'assetto territoriale della città? Da un lato vi sono i quartieri carichi di bassi, catapecchie cadenti, baracche, etc.: la risposta alla domanda popolare della casa non può essere lo sradicamento dalla realtà ambientale, ma soltanto un attivo intervento per sottrarre la aree urbane alla speculazione privata e porre mano a un'opera di ristrutturazione che lasci sullo stesso posto n1a in abitazioni decenti e a fitti popolari gli abitanti. Dall'altro vi sono i quartieri « nuovi » che sono uno squallore (occorre citare forse il rione Traiano? o quel.lo di 106 BibliotecaGino Bianco

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