Nord e Sud - anno XX - n. 163 - luglio 1973

Rione Siberia: la casa promessa rapidamente. La famiglia che con poche suppellettili ricorreva, anche attraverso prestiti familiari e non, all'estremo « rifugio» del Siberia, si presentava all'« Amministratore »-del-rione-in-nome-e-per-conto-del~proprietario, chiedendo in fitto una casa. Si diceva alla famiglia di attendere un paio di settimane, forse meno. In tale periodo venivano reclutati, per lo più nel rione stesso, alcuni manovali che innalzavano - o su un nuovo suolo o sui primi piani delle catapecchie esistenti - quattro pareti di brookner vuoto, le dividevano con divisioni di cartone e quindi consegnavano la « casa » alla famiglia. Non tragga in inganno il numero dei proprietari (24 ); infatti il 33,5 % di essi (cioè otto) possiede una sola abitazione, quella in cui vive. Sono le abitazioni, forse, che non possono definirsi tuguri. Ma, non tutte sono in buone condizioni, e, comunque, non bisogna dimenticare che esse sono 1n un quartiere igienicamente e strutturalmente inabitabile. Da questo primo dato si può concludere che solo lo 0,28% delle abitazioni appartiene a chi vi abita. Vi è poi una fascia di undici proprietari (il 46% dei proprietari) che possiede n1eno di dieci abitazioni, per lo più due o tre case, in genere abitate da familiari. Questa fascia di proprietari possiede 1'8,73% delle case che, come abbiamo rilevato, sono raramente in fitto. Il resto del rione « appartiene » a cinque proprietari; essi corrispondono al 20,5% dei proprietari, e posseggono il 92% abbondante delle abitazioni. In dettaglio, quattro proprietari posseggono meno di venticinque abitazioni (pari al 19,01 % delìe abitazioni) mentre il 4% dei proprietari, cioè il solo Morvillo, possiede 216 abitazioni, pari al 62,98% delle abitazioni. Il Catasto registra come abitazioni di tipo economico ventuno abitazioni, pari al 6% delle abitazioni stesse, di tipo popolare quarantuno abitazioni ( 11% ) e di tipo ultrapopolare 292 abitazioni (1'83% ). I « confini » tra le varie categorie di « abitazioni » sono molto opinabili; infatti la rilevazione ha classificato come ultrapopolare l'abitazione senza discarico dei servizi igienici (W.C., lavatoio), ma tra le abitazioni definite popolari la quasi totalità ha il balcone che coincide con l'ingresso su di un baUatoio; anche la definizione « di tipo economico » nasconde, nella maggioranza dei casi, un dato reale sotto il pro- · filo igienico, sanitario e della statica abitativa, a dir poco impres•sionante: grossi casermoni, costruiti un piano, una baracca sull'altra, che poggiano su pozzi neri con pilastri approssimativi, lunghi corridoi che ricordano i « sassi» di Matera, dove la strada è allo stesso tempo anche il tetto della casa sotto-stante. · Da un'indagine 5tatistica effettuata su un campione molto largo 99 BibliotecaGino Bianco

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