Giovanni Coda Nunziante comunque sono convinto che questa volontà esiste in singoli uomini di stato influenti. Ma il fatto è che l'impegno· di certe persone o l'impegno di certi gruppi non trova nel sistema alcun incentivo o stimolo sufficiente per tradursi in una volontà politica aggregata. Mentre certi problemi di sopravvivenza di gruppi o classi, vitali per queste, ma solo contingenti per il progredire della società, riescono ad essere presentati come essenziali per la sopravvivenza del sistema stesso, in un circolo vizioso che appare difficile spezzare. Per riferirsi ad un problema dì attualità dirò che, se si possono condividere certe istanze ispiratrici dell'attuale discussione sulle formule di Governo, quanto ho detto fin qui non può far condividere l'ottimismo con cui alcuni pensano che un cambiamento dì formula possa rendere possibile un modo nuovo di far politica. Con la dovuta responsabilità e prudenza bisogna perciò porsi il problema di un adattamento del sistema politico. Questa è forse la parte del mio discorso che più si presta ad una interpretazione distorta. E quindi penso che per farmi intendere meglio sia utile fare qualche esempio. Io non penso ad una repubblica presidenziale, o a qualche altro profondo cambiamento della costituzione. Ma piuttosto prenderei in considerazione certi pur modesti adattamenti, che migliorassero la funzionalità e la chiarezza del sistema. Di questi adattamenti farò due esempi, essendo chiaro che si tratta dei primi due che mi vengono in mente, e che sono ben lungi dall'esaurire la 1nateria·. Sono convinto che il voto segreto in Parlamento non sia giustificato in un paese che ha ormai consolidato un certo livello di maturità democratica. Il voto palese è in primo luogo una maniera di assumere le proprie responsabilità di fronte all'elettorato. Mi ricordo che, essendo in America all'epoca dell'elezione del presidente Kennedy, veniva studiato il voto da lui dato riguardo a certe leggi, prime fra queste quelle riguardanti gli aiuti alle scuole confessionali, con lo scopo di derivarne un'assicurazione riguardo all'indipendenza del primo candidato cattolico alla presidenza degli Stati Uniti. Il voto palese è poi anche un modo per dare più forza e responsabilità ai partiti e conseguentemente al Governo. Penso che nessuno neghi che i partiti sono lo strumento insostituibile per la formazione ed il convogliamento della volontà politica dei cittadini. Tuttavia si parla in Italia talvolta di partitocrazia, usando in senso negativo questa parola. Ciò si giustifica con il senso di scontento che alcuni nutrono verso i partiti; ma penso che niente è meno appro94 BibliotecaGino Bianco
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