Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

Prospettive della progra,nmazione in Italia possibilità di fare la programmazione dipenda in gran parte dalla presenza di un sistema politico che risponda a sollecitazioni di lungo periodo, e che riesca ad anteporle ad altre di natura solo contingente. Purtroppo dobbiamo constatare che questa condizione non si verifica nel nostro Paese, nel quale si può ben dire che, a livello nazionale o regionale, abbia1no un sistema politico che non reagisce o quasi a delle sollecitazioni di lungo periodo. Non vale qui obiettare che ì'interesse politico non è che il riflesso degli interessi della società. Ciò è certo vero, come è vero che sulla natura degli interventi e dei cambiamenti di lungo periodo necessari, non vi è concordanza ed intesa fra gruppi e classi. Ma il fatto è che questa situazione va anche attribuita al sistema politico. Al quale si deve riconoscere una funzione di promozione, che si traduce in scelte chiare e precise poste ai cittadini riguardo ad indirizzi e fini che vadano al di là del contingente. Parlando con la n1assima sincerità si ha l'impressione che proprio questa funzione sia carente in Italia. Il nostro sistema politico è instabile non solo perché la società italiana è in evoluzione, ma anche perché il meccanismo che lo regola non favorisce le stabilità. In quanto instabile il sistema non riesce poi a responsabilizzare la classe politica. È bene sottolineare lo stretto legame che esiste fra stabilità e responsabilizzazione di chi governa. Come è anche bene sottolineare che solo la responsabilizzazione può costituire l'incentivo per ogni iniziativa di lungo periodo. Le maggiori energie del nostro sistema sono spese, invece, a creare o a mutare equilibri talvolta ibridi e comunque instabili. Ciò rende possibile lo scarica barile delle responsabilità, poiché è facile per ogni Governo od uomo politico sostenere di non aver fatto qualcosa perché certe forze non gli hanno permesso di farlo, o di aver fatto altre cose perché costretto da al tre pressioni. In questo sistema ogni sollecitazione di breve periodo assurge a livello di condizione per il mante_nimento del sistema stesso, e quindi non può che prevalere su fini di più lungo periodo. Parallelamente avvien~ che le scelte poste al cittadino e che potrebbero promuovere l'interesse di questo per indirizzi di lungo periodo, diventano confuse, sfu-· mate, per iniziati, e non certo capaci di ·determinare quella adesione popolare senza la quale non si può sperare di operare grandi cambiamenti della società. Insisto sul fatto che il sistema politico veramente condiziona al massimo la possibilità di fare una politica di programmazione. Personalmente non credo che non esista la volontà di fare certe riforme, e 93 Bi_bliotecaGino Biancp

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