Ferruccio Grandi soniana siamo spettatori in America di frequenti assorbimenti di ditte più piccole ad opera di più grosse. Tuttavia all'assorbimento non sempre fa seguito una reale concentrazione manageriale o di impianti: l'assorbimento in tal caso rimane un elemento puramente finanziario attribuibile sia all'incremento dei profitti degli anni buoni nelle più dinamiche corporations, sia ad una congiuntura poco favorevole che fa scomparire l'autonomia di altre. Queste interdipendenze finanziarie che si creano fra industria e industria non possono alterare la struttura dell'industria americana nel suo complesso: essa rimane legata ad una tradizionale parcellizzazione e specializzazione del lavoro - conseguenza di un mercato di concorrenza sufficientemente libera - maturo e sviluppato. La spinta che riteniamo fondamentale verso un complesso pluralismo economico rimane efficace e rimane pur sempre efficace l'agguato della legislazione anti-trust che non è affatto per certi versi una tigre di carta. Si vedrà inoltre più avanti che c'è già in America una forte controreazione a questo fenomeno più sopra accennato di concentrazione finanziaria e talora anche industriale. D'altra parte tutto ciò che avviene nel campo econo1nico e industriale non è da considerarsi sempre un fenomeno fisiologico ma può anche assumere i connotati di un feno1neno patologico. L'ingrandimento oltre certi limiti dei colossi dell'economia è sicuramente da riguardarsi con qualche sospetto da questo punto di vista: come esistono le economie di scala, esistono pure le diseconomie di scala e talora possono prendere il sopravvento soprattutto al livello manageriale o decisionale. Pensian10 fra l'altro alla difficoltà di far competere senza distorsioni alla attribuzione delle risorse dell'azienda i diversi settori merceologici che nei gruppi finanziari veri e propri possono rappresentare le tecnologie, i mercati, le mentalità più disparate. L'Europa (a cominciare soprattutto dall'Inghilterra e dalla Francia) è stata di recente teatro di una grossa sbandata a favore di una maggiore concentrazione industriale attraverso una serie di fusioni o « matrimoni » fra grandi società 3 Questo è generalmente avvenuto su scala transnazionale, venendo meno agli auspici che - soprattutto da parte · 3 Non si tratta di un fenomeno esclusivamente di vertici, ossia fra i giganti della economia. Per la Gran Bretagna ecco qui alcuni dati: il fenomeno ha avuto il suo apice nel '67-'68 ed ha riguardato 5000 aziende fra cui 70 delle 1000 maggiori. Molto fu dovuto all'influenza della Industriai Reorganisation Corporàtion, costituita nel dicembre del '66 dai laburisti e soppressa dai conservatori nell'ottobre del '70. La decisione, appoggiata a tutta una nuova filosofia di tipo sostanzialmente liberistico per rimettere la Gran Bretagna in piedi, fu favorita dalla precipitazione con cui l'IRC aveva operato. 84 BibliotecaGino Bianco
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