, Argomenti una flessione in assoluto nel numero degli addetti è stata l'industria tessile, la quale, al contrario, nel Sud ha aumentato di circa 10 mila_ unità l'occupazione (cfr. tabb. 2 e 3). Gran parte dell'aumento dell'occupazione nelle attività· manifatturiere al Sud come nel Centro-Nord è stata concentrata nelle industrie meccaniche. Su centomila nuovi posti di lavoro complessivamente creati nell'Italia meridionale (industrie manifatturiere) 70 mila appartengono all'industria meccanica; mentre nel Centro-Nord su circa 700 mila nuovi impieghi nelle attività manifatturiere più della metà (375 mila all'incirca) si sono fatti nelle industrie meccaniche. Gli osservatori hanno sempre considerato con scetticismo le cifre che segnalavano negli anni passati un aumento degli addetti alle industrie meccaniche del Mezzogiorno. Di solito si riteneva che questa occupazione aggiuntiva si concentrasse in attività a carattere semiartigianale, e cioè nelle officine meccaniche specializzate nelle piccol.e riparazioni degli autoveicoli. In questo caso, si argomentava, ci si trovava dinanzi ad una industrializzazione derivata dallo sviluppo della motorizzazione, e quindi ad unità produttive che non posseggono i requisiti veri e propri delle industrie meccaniche (cioè l'integrazione, a monte e a valle, dal lato degli acquisti come dal lato delle forniture, con altri settori industriali). Le cifre che sono state elaborate e raccolte nella tab. 4, correggono in buona parte questa valutazione pessimistica. Tra i nove comparti delle industrie meccaniche, quello delle officine meccaniche ha sorretto per meno di un terzo l'aumento dell'occupazione co1nplessiva nelle industrie meccaniche del Mezzogiorno; mentre è interessante rilevare che il comparto produttore di apparecchiature elettriche ha registrato un aumento di manodopera di importo solo lievemente inferiore a quello delle officine meccaniche. Le produzioni di carpenteria metallica, infine, hanno dimostrato nell'Italia meridionale di poter dar luogo ad una espansione dell'impiego che in assoluto e proporzionalmente è anch'esso di dimensioni non indifferenti. . Nel Centro-Nord, la dinamica dell'impiego nell'ambito delle industrie meccaniche è risultata, naturalmente, più equilibrata soprattutto a causa del contributo (per nuovi p0sti d.i lavoro) offerto dalle industrie meccaniche che producono macchinario. I settori produttori di macchine utensili e di macchine operatrici hanno contribuito, nelle regioni più sviluppate, per oltre il 20% all'aumento dell'occupazione nelle industrie meccaniche; nel Mezzogiorno il loro contributo all'aumento dell'occupazione 1n questo settore non raggiunge il 2%. 73 ~1bliotecaGino Bianco
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