Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

René Maury In ques.te condizioni il lento ritmo di urbanizzazione delle città site sulle rive dello stagno di Berre comporta •un fenomeno di migrazioni quotidiane su grandi distanze, che impone a sua volta l'allestimento urgente di collegamenti stradali e ferroviari. Nell'area fino al 1972 sono state edificate ben poche scuole dei vari livelli; si cerca dunque di colmare rapidamente un ritardo fin troppo evidente, ancor più evidente quando si consideri che la formazione tecnico-professionale è urgente ed un solo istituto tecnico è attivo (dal 1972) mentre sei sono quelli previsti dal VI Piano. In questi problemi sta essenzialmente la chiave del successo o del fallimento dell'operazione Fos a livello regionale. 3) Il problema dell'impiego. Un grave problema sociale e politico. - Alla fine del 1972 erano occupate nei cantieri di Fos 14.000 persone, per la maggior parte lavoratori stranieri (Algerini, Portoghesi, Turchi, etc ...) assoggettati a condizioni di lavoro assai dure; nessun luogo di svago si trova nella zona industriale ed occorre raggiungere Marsiglia (50 km) per trovare cinema ed altri locali di distrazione. La maggior parte delle maestranze tecniche proviene da altre regioni ed è avvezza agli spostamenti. L'immigrazione di operai qualificati e di tecnici dalla Lorena si giustifica con le fasi di attivazione dell'impianto siderurgico. Ma sin d'ora si pone un grave problema: quello della mano d'opera poco qualificata, impiegata in grande abbondanza nei cantieri, al momento in cui i grandi lavori di sistemazione avranno termine. Ne sarà effettuata una, difficile, riqualificazione? Ciò parrebbe imporsi come logico; ma occorre anche tener conto di una forte disoccupazione locale, propria delle regioni del Sud e dell'Ovest francesi e collegata alla debole industrializzazione e alla crisi di un'agricoltura troppo tradizionale. Occorre anche rilevare che ripetuti scioperi hanno di recente paralizzato la vita dei cantieri, dove, come si è detto, lavorano soprattutto operai stranieri, che costituiscono un ambiente difficile anche per la penetrazione dei sindacati. Questo fatto offre un'importante riprova, a nostro avviso, della presa di coscienza in atto dei diversi problemi sociali inerenti all'operazione Fos. 4) La redditività dei massicci investimenti. - Dei grandi investimenti sono stati operati nell'area di Fos. Basterà ricordare che i primi lavori nel settore infrastrutturale sono cominciati nel 1964 e che tuttora s1 lavora alacremente. Nel VI Piano (1971-75) sono previsti investimenti pubblici per 2 66 Bibl1otecaGino Bianco

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