Annamaria Lombardi tecnologico, infatti non è possibile sopportare_ i costi del disinquinamento industriale e del recupero an1bientaile. Inoltre, senza sviluppo tecnologico sarebbe impossibile sperare in un radicale abbattimento degli attuali livelli di inquinamento, in considerazione del fatto che gli effetti inquinanti prodotti della tecnologia esistente sarebbero sempre elevatissimi, in quanto questa sarebbe, comunque, operante, anche in caso di « sviluppo zero». In tal senso l'impostazione che viene suggerita dalla Commissione Europea appare convincente per il suo elevato grado di realismo: nel senso che impegna la Comunità ed i Governi a fare diversamente, anziché incoraggiare generiche propensioni a non fare, a sospendere cioè ogni processo produttivo inquinante. È quindi questa l'opinione prevalente oggi nell'interno della Comunità. Nei -confronti di una filosofia ecologica così ricca di senso pratico e di realismo, ogni gruppo imprenditoriale all'interno della CEE è consapevole di dover assolvere precise responsabilità di collaborazione al vasto disegno operativo proposto dalla Commissione Europea. Rientra infatti nel·l'interesse generale della Comunità che i processi di crescita economica e tecnologica procedano di pari passo con il miglioramento delle condizioni di vita ed ambientali dell'intera popolazione mondiale. ANNAMARIA LoMBARDI 58 Bib~iotecaGino Bianco
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