Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

, Giornale a più voci tempi. In effetti, va tenuto presente come il processo dell'industrializzazione nel secolo XX si sia diffuso secondo una progressione rapidamente cres~ente, con la conseguente repentina rottura dell'equilibrio ambientale a causa della enorme crescita del grado d'inquinamento industriale. Ne consegue che in rapporto alla particolare situazione di congestione industriale nello spazio economico olandese si pone in termini d'urgenza, l'esigenza di riconsiderare non solo il problema della ridistribuzione territoriale degli insediamenti pro-- duttivi, quanto la stessa filosofia dello sviluppo. D'altra parte, considerato che i Paesi Bassi sono destinatari di un potenziale inquinante dovuto a fatti industriali ubicati al di fuori dello stesso confine nazionale, trasportato dai grandi corsi fluviali che sboccano nel Mare del Nord olandese, si propone l'esigenza di una normativa internazionale ohe determini, e faccia rispettare, 1irrtiti comuni di prevenzione anti-inquinamento. Al momento attuale, secondo l'opinione espressa dal prof. De Zeeuw, vice presidente della Commissione permanente per la Sanità pubblica dei Paesi Bassi, in occasione del Convegno inter-parlamentare europeo sull'inquinamento idrico, « non vi è alcuna sorveglianza coordinata a livello internazionale, mentre si registrano mensilmente i seguenti fatti: attraverso le acque del Reno entrano nei Paesi Bassi 80 tonn. di arsenico, 300 di rame, 20 di cad1nio, 10 di mercurio e 9 di insetticidi. Inoltre, la s,alinità del fiume è salita a circa 350 ioni-cloro per minuto secondo, essenzialmente in conseguenza d~ gli scarichi delle n1iniere di potassio dell'Alsazia; tale quantità è di 8 volte superiore a quella tollerata nell'acqua potabile! ». Il problema, come risulta chiaramente da queste ciifre, ha preoccupato sin dall'inizio del secolo l'opinione pubblica. Ma è stato neoess,ario attendere la fine dell'ultima guerra mondiale perohé tale problema fosse al centro di un'inizi•ativa governativa. Iniziativa che avrebbe dovuto realizzare un duplice obiettivo: la creazione di un ufficio tecnico col compito di studiare non solo tutte le misure capaci di prevenire danni causati dall'inquinamento idrico, soprattutto nelle zone industrializzate particolarmente esposte a tale pericolo, ma anohe tutti i mezzi per ovviare agli inquinamenti già esistenti stimolando le Autorità locali a costruire impianti di depurazione, con una sovvenzione statale pari all'80% del costo di impianto. Sebbene tale iniziativa legislativa non abbia realizzato in pieno gli obiettivi che si proponeva, essa ha contribuito notevolmente a sensibilizzare l'opinione pubblioa sul rischio derivante dall'inquinamento delle acque, sia superficiali che sotterranee·, aprendo la strada ad una politica che potremmo definire « ambientale » dalla quale è sorta una legislazione organica in materia di prevenzione e controllo del'in-· quinamento. Al fine di fornire utili indicazioni sui termini del problema in esame, ci sembra opportuno approfondire brevemente alcune considerazioni di carattere generale sulla situazione geografica dei Paesi Bassi in relazione al problema dell'inquinamento idrico. Innanzitutto, è da tener presente la particolare posizione dei Paes.i Bassi nella geografia dei tra5porti e del commercio nell'ru:nbito dell'area economica 55 BibliotecaGino Bianco

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