Editoriale Gli ammonimenti di Carli sono stati espticiti e severi nei confronti dei partiti e dei governi. Una requisitoria, si è detto. In particolare, per quanto riguarda: 1) la patologica dilatazione di un senipre meno efficace intervento pubblico, nell'attività industriale e non solo nell'attività industriale; 2) la degenerazione della imprenditorialità pubblica e privata, il deterioramento del « processo di selezione dellé dirigenze », i rapporti malsani fra « arciconfraternite » e potere esecutivo, l'incidenza negativa di un sottogoverno che imbottisce i consigli di amministrazione con mediocri r°'ppresentanti dei partiti politici della maggioranza, la tendenza verso « una imprenditorialità burocratizzata, scarsamente amante dell'innovazione »; 3) il soffocamento progressivo della iniziativa privata, dal 1no111entoche l'imprenditore 1nedio, non essendo in grado di prevedere i suoi oneri, « finisce per cedere alla tentazione di trasferire l'impresa ad altra più grande o ad enti pubblici»; 4) l'accelerazione dell'indebitamento netto del settore statale. Gli ammonimenti del Governatore della Banca d'Italia si compendiano nella citazione finale di Giustino Fortunato, che, all'indornani del regicidio di Monza, scriveva del distorto sentiniento della libertà che perdurava negli italiani: che credono libero non chi « sia pari ad un altro, e come un altro soggetto alla stessa legge »; ma chi « sia arbitro di sé ed abbia, a un tempo, potestà sugli altri ». E come Giustino Fortunato, allora, così Carli oggi ·an1n1.onisceche, « se l'Italia non vuole, prima o poi, tornare ad essere ciò che era, il nostro obbligo più imperioso è quello della educazione ». L'educazione al sentimento della libertà che più che mai è stato distorto in questi anni di prepotenze corporative, di invadenza delle « ar_ciconfraternite », di « insorgenza populistica » e di perverti 1nento della doverosa deferenza agli interessi generali in soggezione indecorosa agli i1lteressi particolari. La requisitoria di Carli, castigata dalla grande dignità di linguaggio e naturalmente dalla coscienza dei liniiti che si addicono ai veri e seri commessi dello Stato, è venuta, d'altra parte, a confermare preoccupazioni che su questa rivista abbiamo manifestato con insistenza fin da quando ·ci sianio resi conto dello squilibrio che si andava configurando fra au1nento de{la spesa ·corrente e compressione delta spesa in conto capitale; fin da quando ci siamo resi conto che il metodo di go3 BibliotecaGino Bianco
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