Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

, I Cronache meridionaliste rogeneità dei soggetti di decisioni i cui comportamenti andrebbero uniformati agli obiettivi del progetto: accanto agli organi dell'intervento straordinario, amministrazioni statali e regionali, enti locali minori, aziende autonome di Stato, istituti dell'edilizia popolare, enti di gestione, imprese private e, naturalmente, famiglie. In questo e negli altri casi di uguale complessità (quali sarebbero ad esempio iniziative per lo sviluppo o la razionalizzazione di piccole e medie aziende industriali - compatibili, in linea di principio, con la definizione di pro.getto speciale fornita dalla legge) è necessaria una concezione alta1nente fiessibile della pianificazione che attribuisca la dovuta importanza oltre che ai modelli « normativi » e alle attività di controllo, all'informazione, a/l'anhnazione e organizzazione del consenso e alla negoziazione. Il solo modo possibile per « costringere » una pluralità di soggetti di decisioni, tanto privati che pubblici, ad adeguarsi a deterrninati obiettivi è quello d'individuare strumenti appropriati alle condizioni reali in cui le decisioni di tali soggetti si effettuano: strumenti cioè che tengano conto del fatto che la « riluttanza » a conformarsi agli obiettivi progettuali può essere dovuta a 1notivi nzolto diversi, che rifiettono ora l'esistenza di un interesse contrario (materiale, di prestigio o di altra natura), ora difficoltà finanziarie, ora l'insufficienza d'informazioni circa i modi da seguire per collaborare al progetto, o ancora una generica difficoltà a intraprendere iniziative o ad adattarsi a ~ituazioni nuove. Ma naturalmente la realizzazione delle forme di coordina1nento non gerarchico, cui si è fatto cenno, presuppone l'esistenza di un organismo che se ne faccia pro1notore. Per la sua collocazione centrale nel sisten1a dell'intervento straordinario, oltre che per le cornpeténze assegnatele dalla legge in materia di progetti speciali, la Cassa per il !vlezzogiorno dovrebbe essere questo organismo. Ma cosa dire della sua adeguatezza a far fronte ai problemi di esecuzione dei progetti speciali, intesi nel significato ampio che è stato ora suggerito? Indubbiamente, i problemi in questione risultano in parte nuovi per l'ente, e con1portano un processo di adattamento. In prin10 luogo, la possibilità di realizz,are progetti fortemente intersettoriali trova un limite nell'insufficienza dei nieccanismi d'integrazione e .di raccordo tra i quattordici servizi più alcuni uffici di cui l'ente si compone. Se. questo può non essere un problema troppo grave nel caso dei progetti agricoli ricordati in precedenza, che fanno capo presumibilmente al Servizio bonifiche e trasformazione fondiaria, in cui sono raggruppate sia attività di esecuzione di opere pubbliche che attività di 41 BibliotecaGino Bianco

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