Antonio Rao propagazione e vivaistico ad alto standard genetico e tecnico, l'istituzione di campi di orientamento varietale, ricer.èhe applicate per il miglioramento qualitativo e quantitativo dell'offerta e per la sua valorizzazione commerciale e trasforinazione industriale. D'impegno di gran lunga maggiore il progetto sarebbe qualora l'enfasi fosse posta soprattutto su un'ultima classe di interventi, e cioè le azioni di carattere organizzativo, promozionale e formativo rivolte: a migliorare le capacità tecniche e amministrative degli operatori interessati nei principali centri agricoli; a realizzare le infrastrutture e le strutture organizzative per la valorizzazione commerciale del prodotto (per esempio: conservazione, imballaggio, marchi di garanzia, ecc.) e per la sua trasformazione industriale; e a sensibilizzare gli operatori agricoli interessati al problema (azioni dimostrative, incentivi per l'associazione). Anche se non del tutto nuova rispetto alla tradizione dei « complessi organici di opere» dell'intervento straordinario, un'azione di questo genere, se spinta fino in fondo, configurerebbe una presenza di tipo imprenditoriale dell'operatore pubblico sia per la necessità di valutare adeguatavnente nel merito le diverse situazioni gestionali private, oggetto delle svariate forme di assistenza di cui si è detto, sia per l'esigenza di coordinare - in modo indiretto data l'assenza di una subordinazione gerarchica - i numerosi centri di decisione pubblici e semipubblici (Ministero dell'agricoltura, regione, enti di sviluppo, istituti di ricerche, consorzi, ecc.) implicati nel progetto. L'alternativa tra una concezione ampia, e quindi innovatrice, e una riduttiva, e quindi conservatrice, del progetto si presenta in modo ancora più chiaro se si considerano esplicitamente i risultati che per suo tramite s'intendono conseguire. L'obiettivo immediato del progetto in questione consiste, lo si è detto, nell'adeguamento della nostra produzione agrumicola alle caratteristiche del mercato, soprattutto estero. Ammettiamo pure - poiché il problema non interessa in questa sede 1che questo obiettivo sia giustificato dal punto di vista econoinico, e cioè che dal progetto in questione si attenda un contributo elevato (rispetto a quello di altri progetti alternativi) all'incremento di variabili conie ad esen1pio il prodotto lordo e l'occupazione. Ma se ci si pone - come sempre dovrebbe essere nel caso di aree arretrate - dal punto di vista dello sviluppo a lungo termine, non è sufficiente limitarsi a consìderare queste sole implicazioni. Non è per nulla scontato, infatti, che un aumento del prodotto lordo in un tempo dato generi di per sé i mezzi per uno sviluppo ulteriore. La probabilità che l'incremento di prodotto sia destinato a nuovi investimenti produttivi dipende in realtà, oltre che ovviamente dall'esistenza e dalla percepibilità di nun1erose altre acca38 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==