Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

Paolo Leon Il calcolo economico interviene, così, all_'inizio. logico dello studio del progetto. Non a caso, la stragrande n1aggioranza dei progetti nel mondo ( ivi comprese le economie dei paesi co1nunisti) presenta una funzione-obiettivo che tende: a) a minimizzare i costi, tenendo costanti i benefici (o il prodotto), del progetto; o b) a 1nassimizzare la differenza (o il rapporto) tra costi e benefici 7. Esavnineremo più avanti cosa siano costi e benefici nel quadro dei progetti speciali. Ora è necessario liberarci da una frnpressione diffusa, secondo la quale l'analisi costi-benefici è superata. Si dice, infatti, che tale analisi - che nasce cronologicamente dal contesto aziendale - non è adattabile al caso degli investimenti pubblici, in cui non è di regola al profitto che si deve guardare. Si completa questa osservazione, facendo notare che l'analisi - in quanto economica - non tiene conto delle implicazioni sociali e politiche dei progetti stessi. Tutto ciò è, ovviamente, falso e nasce soprattutto in quanto l'analisi stessa non è praticamente mai stata utilizzata nel nostro paese; non vi è stato quindi l'indispensabile processo di adattan1ento e di affina1nento dello strumento che è visto ancora, da raolti, come un puro conto di costi-ricavi. Ad esempio, si citano spesso casi nei quali non è possibile dare una quantificazione ai benefici come nel cani po dei progetti sociali (scuola, sanità), dimenticando che se i benefici non sono quantificabili, l'analisi può benissùno essere condotta per obiettivi dati. Inoltre, ove non si potessero quantificare i benefici, qualsiasi altro meta.do di decisione risulta almeno altrettanto imperfetto. Che poi non sia al profitto che si deve guardare, è tutt'altra questione: ove non fossimo in condizioni di scarsità relativa di risorse, è certo che l'analisi costi-benefici non è adatta, ma è un postulato di qualsiasi analisi di spesa pubblica che occorra ricercare la soluzione efficiente. Può darsi che una soluzione efficiente non sia poi tale perché esistono altri n1eccanismi, non considerati nel 1 progetto, che intervengono: questo è un problema per l'analista - che ovviamente non avrà compreso tutti gli elementi nella definizione del progetto - non per il metodo. I problemi nel metodo sono altri, e li veinteriorizzare i diversi obiettivi e fornire la ponderazione; e poiché nessuno è indipendente quanto agli obiettivi (esistono interessi in gioco), il metodo finisce per trasformarsi nella non risolta questione di chi deve dare il giudizio, ciò che torna ad essere un modo per evitare il calcolo economico. 7 A questo proposito, è significativo che in nemmeno uno dei 21 progetti approvati dal Cipe si faccia riferimento all'analisi costi e benefici. Ciò contrasta ad esempio con le descrizioni dei « p:rogetti-pilota » incluse nella bozza di Programma economico nazionale 1971-75 a cura del Ministero del bilancio. 28 Bib~iotecaGino Bianco

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