Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

, I prezzi nell' econo1nia italiana come si era promesso per cui si è assistito a rincari nei prezzi di mo] ti beni assolutamente ingiustificati. Il motivo di cui al punto 3) non può essere sostenuto da alcuno come importante causa dell'aumento dei prezzi. La misura degli incrementi salariali delle varie categorie è stata contenuta e nessuno in buona fede può accusare le Centrali sindacali di responsabilità nel rincaro dei prezzi. Non si può fare a meno comunque di osservare, sia pure brevissimamente, come gran parte delle lotte sindacali e dei conseguenti aumenti salariali sia stata vanificata dagli incrementi del costo della vita in questi ultimi mesi. La decisione delle autorità monetarie di fluttuare la lira, se ha evitato i pericoli di una rivalutazione della nostra moneta nei confronti del dollaro e delle monete ad esso legate e se ha favorito la competività delle nostre esportazioni nei confronti dei paesi il cui cambio è rimasto rigido (e che quindi hanno subito una rivalutazione per effetto della svalutazione del dollaro), ha avuto e continuerà ad avere nel prossimo futuro conseguenze non trascurabili sull'andamento dei prezzi. È da notare a questo proposito che l'Ita]ia oggi importa beni alimentari e materie prime in misura superiore alle esportazioni di questi stessi beni. Nel 1972 il valore delle importazioni di prodotti alimentari è stato di 2.359 miliardi di lire con un incremento del 18,3% rispetto al valore dell'anno precedente contro 982 miliardi di lire di esportazioni di tali prodotti ( 18 % in più nei confronti dello scorso anno). Il disavanzo della bilancia alimentare ha registrato così un ulteriore aumento - da 1.314 miliardi dello scorso anno si è passati agli attuali 1.557 miliardi - e questo malgrado l'incremento delle esportazioni di cui si è detto sopra. Inoltre per quanto riguarda i prodotti non agricoli è da notare che il maggiore incre1. mento delle importazioni è stato registrato nei beni di consumo; infine le importazioni di materie prime e prodotti intermedi sono ulteriormente aumentate con un lieve peggioramento del disavanzo tra importazioni ed esportazioni di questi beni nel loro complesso. In una situazione di questo genere l_asvalutazione di fatto della lira intervenuta dopo l'abbandono della parità fissa da parte delle nostre autorità monetarie implica che tutti i beni di cui sopra costeranno di pi4 in Italia; e poiché si tratta· di beni di consumo o che comunque contribuiscono alla. produzione di beni finali avremo, come di fatto già riscontriamo, un ulteriore rincaro del costo della vita. Tali rincari finiranno_, come osserviamo già tuttora, per svalu23 BibliotecaGino Bianco -

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