Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

Girola1no Cotroneo sura minore, quella democratico-occidentale, mira a sconvolgere le stesse categorie mentali dei popoli verso cui è diretta, onde meglio attrarli nella sfera di potere dei portatori dei nuovi evangeli. Si tratta di un fenomeno certamente complesso, anche perché, come ha notato Lévi-Strauss, « tutte le civiltà riconoscono, l'una dopo l'altra, la superiorità di una fra esse che è la civiltà occidentale ». Ed è un fenomeno che Ronchey ha toccato con mano: e ha potuto costatare come la cultura occidentale fuori dei confini d'Europa (o del Nord-America) venga interiorizzata in maniera mediata, mutando profondamente il suo significato originario (le pagine sull'India o sulla Cina sono, a questo proposito, veramente esemplari). Il seguire lo svolgersi e l'articolarsi di questa operazione di innesto è uno dei momenti più appassionanti della lettura del libro di Ronchey; soprattutto quando si comprende - e la cosa non è certo difficile - che da questi profondi mutamenti culturali sarà deciso il futuro dell'umanità: se cioè essa avrà di fronte a sé più ampi orizzonti o se sprofonderà in quello che recentemente Roberto Vacca ha definito « il medioevo prossimo venturo ». GIROLAMO COTRONEO 16 BibtiotecaGino Bianco

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