Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

, Lettere al Direttore sono: Giorgio Schranzer che assume la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, Lorenzo Pallesi diviene amministratore delegato e Francesco Politzer consigliere. Chi è Giorgio Schranzer se non l'uon10 di punta delle « Industrie Chimiche di Gaeta» con sede, ma guarda un po' che combinazione, in Roma Via della Civiltà e del Lavoro n. 38? Questa Società ha un capitale di 1 miliardo e 600 milioni e ne è an1ministratore unico Antony D'Alessio residente in Roma. Le r_affinerie di petrolio di quest'ultima industria si trovano in località Anzano di Gaeta dove pure si trovano quelle della « Industria Petroli» S.p.A. (ex Getty Oil = TEXACO = TEXAS OIL) con Sede in Roma (i lettori scusino la monotonia!) sempre alla Via della Civiltà e del Lavoro n. 38. Amministratore e delegato Bruno Riff eser, consiglieri Frank Daria Pamphili, Tommaso Mignone, Fulvio Masetti e Umberto Rossi. Questo è il quadro degli interessi collegati alla Sangro-Chùnica. Vediamo ora con1e proseguono i lavori in corso. A fine settembre del 1972 la Sangro-Chimica ha avanzato al Ministero dell'Industria una domanda per ottenere la «concessione» per la costruzione di una raffineria dì petrolio (e non di un impianto chimico) nel Comune di Fossacesia con impianti progettati per la produzione di 7 milioni di tonnellate di raffinato l'anno. Un oleodotto lungo 250 Km collegherà Fossacesia con Pomezia nel Lazio. L'area attrezzata che si richiede per l'esproprio al Nucleo Industriale è di 170 ettari. Il costo presuntivo solo degli impianti (oleodotto escluso) è di 78 miliardi, la Società ne dispone solo di uno, quindi si richiede alla Cassa del 1\ttezzogiorno un finanziamento per 60 miliardi! Una bazzecola da niente! La pratica ora pende all'esame del Ministero del Bilancio e della Programmazione Econornica per il parere di conformità che il CIPE dovrebbe fornire. Ed ecco il colleganiento politico. I quattro dell'Ave Maria petrolifera (De Cinque, Pennetta, Tenaglia e Genovesi) come si è detto sono tutti appartenenti alla corrente democristiana dei « pontieri»; «Presidente» Taviani ed « amministratore delegato» (si fa per dire) Gaspari di Gissi. Ora il fondatore dei «pontieri» nella sua doppia qualità di Ministro del Bilancio e per la Cassa del Mezzogiorno dovrà prima fornire il parere « politico » al progettato insediamento e successivamente finanziarlo attraverso la Cassa per il Mezzo giorno o l'I sveimer. Fin qui la cronistoria, ma qualche altra considerazione a latere non guasta. Ci domandiamo, infatti, se la Cassa per il Mezzogiorno possa finanziare l'impresa. Secondo me non potrebbe perché ·contrasta con la legge. E solo così si spiega il complicato intreccio che ha preceduto tutta l'operazione. È una specie di gioco delle cassette cinesi alla rovescia. Si fa apparire la cassetta piccola e poi mano mano fino a quella più grossa. Intanto spieghiamoci il motivo -per cui i petrolieri americani (la Texas Oil è una delle sette sorelle del cartello_ petrolifero statunitense) non abbiano assunto l'iniziativa direttamente. In primo luogo perché non è possibile ot127 BibliotecaGino Bianco

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