Recensioni trario, era interessata a controllare quelli privati. Ai problemi della scuola, infine, i programmi elettorali riservavano un notevole e rinnovato interesse: i partiti, infatti, andavano al di là dei modi « tradizionali» di affrontare questa spinosa questione e proponevano, oltre ad un potenziamento dell'edilizia e delle attrezzature didattiche, una riapertura del d~scorso più generale sui metodi e sui contenuti dell'insegnan1ento, sugli ordinamenti e sulla stessa gestione delle strutture scolastiche. Da questo quadro sintetico risulta alquanto evidente che, seppure venivano individuati i mali ed i bisogni della società, non si faceva alcuno sforzo per risalire all'e cause prime, anche se per noi appare di gran lunga più grave e determinante la carenza di ogni valutazione sull'attuabilità o meno dei programmi proposti: presente, sia pure in misura diversa, in tutti i partiti, con una maggiore accentuazione, ovviamente, in quelli di opposizione. Il terzo studio, compiuto dallo Spreafico, ha per oggetto l'analisi di alcuni sondaggi pre-elettorali, effettuati pochi mesi pri•ma della consultazione politica del 1963. Riconosciuto che in Italia le previsioni elettorali sono rese particotarmente difficili dall'esistenza di numerosi partiti e dalla cronica fluidità della situazione politica, l'Autore procede all'esame delle previsioni « formulate sulla base di tre diversi metodi: 1) i sondaggi sulle « preferenze » degli elettori; 2) i sondaggi sulle «previsioni» degli elettori; 3) le valutazioni degli esperti ». Nell'esaminare le « preferenze » - utilizzando i dati di tre sondaggi curati dal CISER rispettivamente nel novembre 1962, nel genn:aio e nel marzo 1963 - .viene ad essere confermata un'ipotesi già ver1ficata nella prima ricerca: esservi, in Italia, una notevole cristallizzazione delle scelte elettorali. L'analisi secondo il metodo relativo ai sondaggi sulle « previsioni» si vale dei dati rilevati dalla DOXA, nel gennaio 1963 su un campione di 2.000 persone, e da quelli desunti da un'inchiesta-concorso promossa da «L'Espresso». Nel primo caso - indagine DOXA - si accerta l'esistenza di un'alta ,percentuale di elettori incapaci dì fare delle previsioni, e questa aumenta man mano che si passa dai partiti più grandi a quelli più piccoli, dalle classi superiori di reddito a quelle inferiori, nonché dai Comuni più grandi a quelli più piccoli: il livello di informazione, in altri termini, influirebbe molto sulla possibilità o meno di esprimere delle previsioni. Nell'altro caso - inchiesta de «L'Espresso» - fu facile constatare che i risultati ottenuti - un pronosticato aumento dei voti conferiti al P.S.I. ed al P.R.I. con una conseguente diminuzione di quelli attribuiti ai due partiti estremi, il P.C.I. ed il M.S.I. - erano strettamente condizionati ed influenzati dalla particolare caratterizzazione politica del settimanale, i cui lettori, in buona parte, possono essere colocati nello spazio politico compreso, appunto, tra il P.R.I. èd il P.S.I. Al fine d~ ottenere risultati· più probanti ed attendibili, lo s.tes,so Autore ha ritenuto opportuno - in quella sede - di compiere un'elaborazione « ad hoc» del materiale. raccolto dal quotidiano « Paese Sera» sempre alla vigilia di quelle elezioni. Egli ha analizzato ben 4.726 schede, fornitegli da 119 BibliotecaGino Bianco
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